4 novembre, Mattarella: 'L'Italia è uno Stato libero grazie alle Forze Armate'

04.11.2022

La premier Meloni: 'E' un momento che ci unisce'

"Celebriamo oggi il Giorno dell'Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all'Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al ministro della Difesa Crosetto in occasione del Giorno dell'Unità nazionale della festa delle Forze Armate. "Il 4 novembre - prosegue Mattarella - ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l'Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione".

Il Presidente della Repubblica ha deposto una corona d'alloro, sulla tomba del Milite Ignoto, all'Altare della Patria, in piazza Venezia a Roma. Poi, l'onore ai caduti con il Silenzio e il doppio passaggio in volo delle Frecce tricolori

Alla cerimonia erano presenti, tra le tante cariche istituzionali, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. 

"La pace è un valore da coltivare e preservare - ha scritto ancora il Presidente - e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale". 

"E' un momento che unisce e un momento che ci unisce a tutte le persone che per difenderci e per la nostra credibilità, si sono sacrificate". Così la premier Giorgia Meloni parlando ai cronisti del valore della festa delle Forze armate al termine della cerimonia.

"Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale, che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c'è onore più grande di servire un Paese". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla cerimonia alla stazione Termini che ricorda l'anniversario dell'arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto.

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