A Cerro al Volturno il terzo appuntamento de La Settimana del Libro: Giovanni Mancinone racconta la violenza che nasce dalla mancanza d’amore

07.08.2025

di Emiddio Marino

Si è tenuto a Cerro al Volturno il terzo incontro de La Settimana del Libro, iniziativa culturale promossa con passione dall'Associazione "don Milani". Dopo gli stimolanti appuntamenti con Giancarlo Visitilli e Paolo De Chiara, a San Salvo (CH), il protagonista della serata è stato il giornalista e scrittore Giovanni Mancinone, che ha presentato la sua ultima opera: Mostri, quando non c'è più l'amore.

La serata, introdotta dal saluto del sindaco Remo Di Ianni - che ha espresso soddisfazione per il ritorno della rassegna nel paese - si è rivelata intensa e carica di emozione, coinvolgendo un pubblico numeroso e variegato, con una significativa presenza di giovani.

Proprio a questi ultimi Mancinone ha dedicato le sue parole più sentite, nel raccontare le dieci storie che compongono il libro: nove storie di donne e un uomo, vittime di violenza, raccontate con delicatezza, empatia e senza mai indulgere al giudizio o alla ricerca di risposte facili. Intervistato dal direttore Paolo Scarabeo, l'autore ha saputo restituire al pubblico la complessità del fenomeno della violenza di genere, affrontandolo nella sua multiforme realtà, lontano da stereotipi e semplificazioni.

Una serata che ha voluto essere anche un abbraccio alla memoria di Romina De Cesare, e a tutti coloro che, nella sua triste vicenda, hanno visto infrangersi sogni e vita. Il suo nome, appena sussurrato, è riecheggiato con rispetto e dolore, simbolo di un dramma che interpella la coscienza collettiva, che chiede di non essere dimenticato e che si fa seme di riconciliazione di ciascuno con se stesso e nella comunità.

Il messaggio emerso con più forza è stato quello della necessità di un'educazione ai sentimenti, alla reciprocità, alla consapevolezza dell'altro: un lavoro lento, silenzioso ma necessario, che affonda le radici nella scuola, nelle famiglie, nella cultura quotidiana. Senza questo percorso condiviso - ha sottolineato l'autore - ogni inasprimento delle pene rischia di restare inefficace, se non accompagnato da un cambiamento profondo nel modo in cui uomini e donne imparano a vivere le relazioni.

La Settimana del Libro si conferma così come un presidio di pensiero, ascolto e confronto, capace di parlare al territorio e di aprire spazi di dialogo su temi urgenti e spesso rimossi. Il libro di Giovanni Mancinone è, in questo senso, un invito a guardare con occhi nuovi storie che troppo spesso restano ai margini della narrazione pubblica. Con la forza sobria della parola e il coraggio della verità.

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