A rischio zona gialla tre Regioni dopo Ferragosto. Verso il Green pass su treni e aerei. Preoccupa la tenuta del Molise

31.07.2021

Dati in peggioramento sul fronte contagi e ricoveri, soprattutto per tre Regioni che rischiano di lasciare la zona bianca dopo la metà di agosto. Preoccupa la situazione del Molise con un nuovo cluster a Venafro. 

Con la curva dei contagi di Coronavirus che è tornata a salire e i ricoveri che riprendono a crescere, la lista delle attività per cui sarà previsto l'obbligo del Green pass è destinata ad allungarsi. Per la prossima settimana, il governo approverà il decreto per allargare l'uso della certificazione verde anche per i trasporti, dai treni alle navi, passando per gli aerei. Una misura indispensabile secondo l'esecutivo per contenere i contagi in un periodo così intenso di spostamenti per le vacanze, ma anche in prospettiva autunnale, con il rientro a scuola che sarà organizzato perché tutti o quasi gli studenti possano tornare in classe in presenza. Le proiezioni per la fine di agosto stanno virando di nuovo in negativo, con il rischio che almeno tre Regioni possano tornare a chiudere dopo Ferragosto, seppur parzialmente, nonostante le nuove regole introdotte con il decreto del 22 luglio sul cambio di colori per le Regioni.

Come ha confermato l'ultimo monitoraggio dell'Iss, almeno otto Regioni hanno superato i 50 casi ogni 100 mila abitanti, ma tutte sono ancora sotto la soglia critica di ospedalizzazioni. È per questo che non si assiste ancora a nessun cambio di colore: con i nuovi criteri, il passaggio alla zona gialla è previsto quando i ricoverati per Covid superano il 15% dei posti letto disponibili e il 10% per quanto riguarda quelli in terapia intensiva. Al momento le Regioni sono lontane da quelle soglie, ma il trend in negativo preoccupa la Sicilia, dove i ricoverati sono all'8%, mentre le terapie intensive sono al 4,7%. Sotto osservazione ci sono anche la Sardegna, a 4,4% in area medica e 4,2% in intensiva, e il Lazio, a 4% sui ricoveri e 3,7% per i malati più gravi. 

Preoccupa anche la tenuta del Molise, che oggi ha vissuto una giornata decisamente negativa sul fronte dell'emergenza Covid. Salgono i contagi, si impenna il tasso di positività che arriva al 5,3% dallo 0,4 di pochi giorni fa, con 23 nuovi casi su 431 tamponi processati e dopo due mesi c'è un nuovo ricovero in terapia intensiva. La 36enne di Guglionesi, dopo giorni di ricovero nel reparto di malattie infettive, è stata trasferita in Rianimazione per un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute. Scoppia un nuovo focolaio a Venafro con 14 nuovi casi.

Su quest'ultimo il Sindaco Afredo Ricci ha assicurato la massima attenzione: "Il bollettino Asrem sui positivi oggi indica 14 casi a Venafro - ha scritto - si tratta di un unico cluster, monitorato già da giorni.

Infatti, molti sono cittadini di nazionalità indiana residenti a Venafro, due di loro lavorano presso un'azienda agricola in provincia di Caserta.

Lunedì uno di loro era risultato positivo, per cui anche gli altri colleghi con le loro famiglie erano stati messi in isolamento da alcuni giorni. Oggi si è avuto il risultato di positività per queste famiglie. A tutti un grande in bocca al lupo .

Siamo in contatto continuo con Asrem che sta facendo tutto quello che serve.

Sono numeri importanti, a cui non eravamo più abituati, e che ci confermano la necessità di mantenere ogni attenzione in ogni occasione. In ogni caso, al momento la situazione è sotto controllo".

Dal bollettino odierno dell'Asrem, sabato 31 luglio, non sono emersi decessi. I morti totali per Covid in Molise, purtroppo, sono 492.

Si registra un trasferimento in Terapia intensiva, non ci sono nuovi ricoveri e nemmeno dimessi. Pertanto resta sempre un solo paziente ricoverato al Cardarelli in Rianimazione.

I nuovi positivi sono:

1 Baranello
3 Campobasso
1 Isernia
2 San Martino in Pensilis
1 Termoli
14 Venafro
I guariti di giornata sono 9 e pertanto il numero degli attualmente positivi sale a 129, mentre i totali da inizio emergenza sono 13.953.

I guariti totali sono 13.318, i decessi 492.

In isolamento si trovano 2.058 cittadini.

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