A Venafro il teatro incontra l’anima: arriva “E se Dio vuole”, il nuovo Musical di Marciano Oliva

09.06.2025

di Paolo Scarabeo

VENAFRO – Non sempre le grandi storie nascono nelle grandi città. A volte sbocciano tra le pietre antiche dei borghi, nel respiro lento della provincia, dove il cuore batte più forte e le passioni si fanno più vere. È il caso di "E se Dio vuole", il nuovo Musical in due atti firmato da Marciano Oliva, prodotto da Eden Music Production, che nasce proprio a Venafro - anche se ambientata nella Roma borghese del secondo dopoguerra - e che proprio a Venafro andrà in scena il prossimo settembre.

Una produzione tutta nostrana, che porta con sé il sapore delle cose fatte con passione. Di Oliva sono anche le musiche e le scene, a testimonianza di un coinvolgimento totale e sincero. Alla regìa troviamo Gino Matrunola, uomo di teatro capace e raffinato, che con Oliva condivide la visione di un teatro popolare ma mai banale, capace di far ridere e pensare allo stesso tempo.

Tra fede e sentimento: un prete in crisi e un amore contrastato

Protagonista della storia è Padre Marcello, giovane prete in servizio nella piccola chiesa di San Giuseppe, nel cuore della Roma del dopoguerra. È alle prese con un problema molto terreno: la cappella del Crocifisso cade a pezzi, e servono fondi per restaurarla. Ma come trovarli?

L'unica speranza sembra essere il Marchese Famesi, aristocratico burbero e legato ai vecchi privilegi, che Padre Marcello cerca di convincere a donare qualcosa per la causa. Peccato che il Marchese sia anche il padre di Francesca, di cui è perdutamente innamorato Romolo, un giovane di origini modeste e amico d'infanzia proprio di Padre Marcello.

Il dramma – tenero e comico al tempo stesso – nasce dal fatto che il Marchese si oppone fermamente all'amore tra Romolo e la figlia. Romolo chiede aiuto al suo vecchio amico prete, che si ritrova a vivere un conflitto interiore: assecondare l'amore dell'amico o non inimicarsi il Marchese da cui dipendono i fondi per la chiesa?

Mattia, Gigi e Renatino: la comicità di borgata al servizio del cuore

In soccorso del povero Romolo arrivano Mattia, Gigi e Renatino, amici scanzonati e irresistibili, che con trovate rocambolesche e dialetto verace cercano di aiutare l'amico a coronare il suo sogno d'amore. Sono loro la spalla comica dello spettacolo, ma anche il riflesso di una Roma (e di un'Italia) che si rialzava con ironia e orgoglio dalle macerie della guerra.

Un'opera venafrana che racconta Roma (e non solo)

Anche se la storia è ambientata a Roma, è a Venafro che questa commedia ha visto la luce. E sarà proprio il pubblico venafrano a goderne in anteprima. Il testo, impregnato di tradizione e sentimento, è un tributo all'amicizia, alla fede, al dubbio e – soprattutto – al coraggio di scegliere il bene anche quando costa caro.

Marciano Oliva firma una commedia di grande sensibilità, tra risate e riflessioni, con un linguaggio che mescola il lirismo alla quotidianità, senza mai perdere il contatto con la realtà. Matrunola, dal canto suo, promette una regia che valorizza il testo con misura ed eleganza.

Il teatro torna a battere a Venafro. E se Dio vuole, sarà uno di quegli appuntamenti che lasciano il segno.

Restate connessi, abbiamo ancora molto da raccontare…

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