Ad Ancona gli studenti scendono in piazza: “Stop al genocidio palestinese”
Dopo giorni di confronto e riflessione nelle aule scolastiche, oggi ad Ancona gli studenti hanno deciso di far sentire la propria voce. Un grido corale che attraversa le strade della città: "Stop al genocidio palestinese". Non un semplice slogan, ma la traduzione concreta di un desiderio profondo: vivere in un mondo capace di riconoscere la dignità e i diritti di ogni persona.
L'appuntamento è stato fissato per il 22 settembre alle ore 16.00 in via Mattei, zona Marina Dorica, luogo da cui muoverà il corteo organizzato dal Coordinamento Marche per la Palestina insieme alla rete Global Sumud Flotilla, impegnata in un'azione umanitaria che guarda al Mediterraneo come via di solidarietà e resistenza.
In prima fila studenti e studentesse, insieme a docenti e lavoratori, hanno voluto ribadire che l'istruzione non è solo trasmissione di saperi, ma esercizio di coscienza critica. Le discussioni affrontate in classe nei giorni precedenti hanno trovato il loro naturale sbocco nello spazio pubblico, dove le giovani generazioni hanno espresso con forza la necessità di fermare la violenza e costruire un futuro diverso.
Dietro cartelli, megafoni e parole di speranza c'è il volto di una gioventù che rifiuta l'indifferenza. "Vogliamo un mondo più umano, più equo, più giusto. Non è più possibile!" – hanno affermato i ragazzi, sottolineando come la solidarietà internazionale non sia un tema distante, ma una responsabilità concreta.
La manifestazione di Ancona non è solo un momento di protesta: è la testimonianza viva che i giovani credono ancora nella possibilità di cambiare le cose, che non si arrendono davanti alla logica della sopraffazione e che la pace passa attraverso la giustizia.
Oggi, tra le strade del porto, si respirerà qualcosa di raro: la convinzione che, seppure piccoli, i gesti di umanità possano diventare onde capaci di attraversare mari e confini.
