Agnone dedica il presepe vivente alla lotta al Covid

22.12.2021

L'evento, la sera della vigilia, sarà preceduto dalla 'Ndocciata

Torna il Presepe vivente più longevo del Molise. Giunta alla 61/a edizione, la Natività di Agnone (IS) quest'anno avrà come tema la nascita di Gesù ai tempi del Covid. 

La rappresentazione, curata dal Cenacolo Culturale 'Camillo Carlomagno' e dalla compagnia teatrale 'Le 4C', si terrà nel rione Majella il 24 dicembre alle ore 19, subito dopo la 'Ndocciata nella sua versione della vigilia.
Quella dell'8 dicembre, il 'rito del fuoco' che ogni anno attira in paese decine di migliaia di visitatori, quest'anno è stata annullata per prudenza dal Comune.
Il Presepe agnonese, nato alla fine degli '50 del secolo scorso dall'idea di due Cappuccini, il compianto padre Cipriano De Meo e padre Aldo Parente, si distingue dalle altre natività per i temi di forte impatto sociale portati in scena. In passato ci sono state edizioni incentrate su femminicidio, emergenza clandestini, alluvionati, terremotati, Aids, spopolamento.
Quest'anno gli organizzatori hanno deciso di dedicare la manifestazione al personale e ai volontari impegnati in prima linea durante l'emergenza sanitaria. A riguardo, le sacre scritture si intersecheranno con le testimonianze di infermieri, medici, operatori socio-sanitari, volontari della Protezione civile e pazienti colpiti dal Covid. I testi sono stati elaborati da Giorgio Marcovecchio, la regia è affidata a Giuseppe De Martino, con la collaborazione artistica di Saverio La Gamba e Paola Patriarca. Le musiche sono di Roberto e Tancredi Carlomagno. Oltre 70 i figuranti che prenderanno parte all'evento. Nelle vesti di Gesù Bambino il piccolo Francesco Tobia Petta venuto alla luce in piena pandemia.

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