Altilia, da gennaio in vigore il biglietto di ingresso. Ma ci si aspettano grandi miglioramenti

27.12.2023

di Roberto Colella

Dal 2 gennaio per entrare nel sito archeologico di Altilia si pagherà un biglietto di 10 euro. Una svolta epocale che arriva dalla voce del direttore del Parco Archeologico, Enrico Rinaldi. La decisione ha provocato i soliti malumori soprattutto tra i molisani, tra chi vorrebbe un sito sempre aperto e gratuito e chi ritiene alto il costo del biglietto. Di sicuro ormai la decisione è presa. Dal 2 gennaio con l'introduzione del biglietto ci si attende però servizi adeguati a cominciare da un'area parcheggio consona ai bus turistici e la possibilità di acquistare il ticket online, come direbbe qualcuno "il minimo sindacale". Il sito archeologico di Altilia meriterebbe un parcheggio vero per i bus turistici. Spesso si appoggiano nell'area del ristorante Porta Tammaro ma soprattutto nei weekend è strapieno di auto. 

Ad agosto ero in compagnia di due gruppi e gli autisti hanno avuto serie difficoltà nelle manovre soprattutto quando hai un mezzo di 12 metri. Stesso discorso la biglietteria online. Molte agenzie e tour operator chiedono di fare prima il ticket online ai loro gruppi e invece puntualmente bisogna lasciare del contante all'accompagnatore che poi deve provvedere per il gruppo. Tutto questo è impensabile nel 2024! A tutto ciò potremmo aggiungere un servizio di audioguida che al momento non è presente, una cartellonistica con qr-code, diversi punti per merchandising e souvenirs etc. Il sito del Parco al momento è alquanto dozzinale. A livello di marketing c'è tantissimo da lavorare, soprattutto se si vuole fidelizzare il turista calcolando che il viaggio comincia prima di arrivare ad Altilia e continua quando rientri a casa e cominci a condividere l'esperienza fatta. Internet e il Web hanno ampliato il bacino di utenza di ogni istituzione culturale allargando da un lato la pletora dei possibili fruitori di quanto offerto, dall'altro le fasce di target raggiungibili. Cosa ancor più evidente, è mutato anche il rapporto stesso tra utente ed istituzione: l'interattività garantita da una propria presenza in rete, permette una comunicazione pressoché immediata che può essere esplicata attraverso varie forme. Su quest'ultimo aspetto il discorso sarebbe molto lungo.

Dopo l'ultimo concorso Mibac per addetti alla vigilanza l'organico a disposizione è stato notevolmente rimpinguato. Un numero alto che non lascia spazio all'incuria o alla mancata sorveglianza del sito. Per vedere dei seri risultati a livello numerico bisognerà però attendere l'autunno del 2024, quando verranno diffusi i dati relativi ai diversi siti ministeriali. Solo allora si potrà fare un'analisi seria e comparata con altri siti archeologici statali. Infine il turista oggi non compra solo un biglietto per un sito archeologico, ma piuttosto vuole condividere una esperienza sull'intero territorio, ecco perché bisognerebbe lavorare anche sulla destinazione allargata che includa la stessa Sepino e i comuni limitrofi appartenenti tra l'altro al Parco Nazionale del Matese.

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