Altre 4 regioni in zona bianca

07.06.2021

Mentre mezza Italia riapre sulla spinta delle nuove zone bianche, al ministero della Salute sono i sottosegretari Costa e Sileri a spingere per riaprire le piste da ballo. Ma a noi viene da dire "Attenti, non è finita!"

Le scene a cui abbiamo assistito sabato sera intorno alla mezzanotte attraversano i luoghi della movida a Venafro (IS), dove abbiamo potuto osservare il comportamento disinvolto di centinaia di ragazzi e ragazze, addossati ben oltre l'assembramento e categoricamente senza mascherina, alcuni dei quali addirittura ballavano in strada, ci spinge a dire "Attenti, non è finita!"... ma intanto da oggi altre quattro regioni entrano in zona bianca. Si tratta di Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto che vedranno ripartire tutte quelle attività che in zona gialla erano sottoposte a chiusura, con un allentamento generale delle restrizioni anti Covid. La prossima settima sarà la volta di altre regioni: il 14 giugno dovrebbero entrare in zona bianca Emilia-Romagna, Lazio, Lazio, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia e Lombardia.

La fase di riapertura, dunque, dopo quasi un anno e mezzo di pandemia di Coronavirus entra nel vivo con l'aumento delle regioni in zona bianca e le sempre più numerose attività che tornano nella vita di tutti i giorni. Riparte il settore dei matrimoni, quello delle fiere, tornano a respirare i ristoranti che potranno aggiungere un turno in più a cena grazie all'assenza di coprifuoco nelle zone a più basso rischio.

Restano ancora alla finestre le discoteche, mentre tra i gestori che minacciano di aprire comunque da luglio, monta la protesta. Resiste infatti ancora la regola beffarda per cui è possibile far tutto tranne che ballare. Un freno tenuto ben saldo dal ministro Roberto Speranza e dagli esperti del Cts, tenendo ben a mente la discussa esperienza della scorsa estate, quando secondo diversi virologi la mancata chiusura delle piste da ballo ha fatto pagare un caro prezzo in termini di contagi e vittime nei mesi successivi. Il fronte del mondo della notte però ha trovato un varco nel governo con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha convocato per domani un tavolo con i gestori delle discoteche, dopo essersi dichiarato più volte favorevole alle riaperture delle piste da ballo. Il tema rischia di diventare la nuova mina vagante nel governo, dove altri stanno accerchiando il ministro della Salute sulla questione, come un altro sottosegretario, Pier Paolo Sileri, che si è detto più volte d'accordo a riportare i ragazzi a ballare, ma solo se in possesso del green pass.  

Cosa prevede la zona bianca Coprifuoco e spostamenti

Nessun limite d'orario per chi vive in zona bianca: il coprifuoco è annullato. Una delle ipotesi discusse tra le Regioni era di portare il coprifuoco subito alle 24 ma la linea comune è poi andata verso l'eliminazione totale della misura. Possibili gli spostamenti, senza restrizioni, tra zone bianche e gialle. Sarà necessario munirsi di Green Pass per spostamenti verso zone arancioni e rosse.

Bar e ristoranti

Nei bar e nei ristoranti le consumazioni possono riprendere anche al chiuso, come già previsto dal primo giugno per le zone gialle. Su questo non ci sarà alcun limite d'orario. All'aperto cade il limite per il numero di posti al tavolo, resta il distanziamento di almeno un metro tra tavoli diversi. Per quanto riguarda i tavoli al chiuso, il numero massimo di posti passa a 6.

Negozi e altre attività

Ammessa l'apertura nei weekend, festivi e prefestivi per i negozi, anche quelli all'interno dei centri commerciali. Stesso discorso per i musei e per le palestre. Per quanto riguarda i matrimoni, anche in zona bianca sarà necessaria la certificazione verde per la partecipazione ai ricevimenti. Riprendono la loro normale attività:

  • Fiere
  • Piscine al chiuso
  • Centri termali e Centri benessere
  • Congressi e Convegni
  • Matrimoni
  • Eventi sportivi aperti al pubblico in impianti al chiuso e all'aperto
  • Sale giochi, Sale scommesse, Sale bingo e Casinò

Mascherine e divieti

L'uso della mascherina al chiuso e all'aperto e il distanziamento di almeno un metro rimangono obbligatori. Resta anche il divieto di assembramento.

Pranzi a casa e in famiglia

Ci si può spostare all'interno della propria Regione senza limitazioni: gli spostamenti verso altre abitazioni private sono consentiti per un massimo di 6 persone. Da questo calcolo sono esclusi i figli sotto i 18 anni. Per i pranzi in casa sono ammessi due nuclei familiari, senza limiti al numero di posti.

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