Ambiente. La Sindaca Passarelli ordina l'immediata interruzione di coltivazione e vendita dei prodotti agroalimentari
La prima reazione al dossier della Procura sull'inquinamento della Piana di Venafro è della Sindaca di Pozzilli
A pochi giorni dalla Conferenza Stampa con cui il Procuratore di Isernia Carlo Fucci ha dato riscontro delle indagini relative alla contaminazione di terreni nella piana di Venafro, e nei Comuni di Pozzilli e Sesto Campano, certificando anni di sospetti e "certezze", arriva la prima reazione e con l'Ordinanza n. 23 del 16.12.2022, la Sindaca di Pozzilli Stafania Passarelli ordina la sospensione dell'attività agricola e di consumo dei prodotti agroalimentari provenienti dai terreni contaminati.
E' la Sindaca stessa a darne notizia ai cittadini sulla sua Pagina Facebook: "Cari cittadini, - ha scritto - la Procura di Isernia in data 6 dicembre 2022 ha trasmesso ai Sindaci di Pozzilli, Sesto Campano e Venafro un dossier sull'inquinamento della Piana di Venafro. La situazione è risultata gravemente compromessa per la rinvenuta presenza sulla parte superficiale di taluni suoli di metalli, tra i quali il CADMIO. È compito della magistratura inquirente individuare condotte penalmente rilevanti e relativi inquinatori".
Preso, dunque, atto che nel suolo, il cadmio e gli altri metalli si legano fortemente alla materia organica e vengono assorbiti dalle piante e dalle colture agricole, entrando così nella catena alimentare,
"Da parte mia: 1) in data odierna ho richiesto la convocazione di un tavolo tecnico con le autorità preposte, i Sindaci e l'Associazione Mamme per la Salute; 2) per la salvaguardia della salute pubblica, ho firmato un'ordinanza contingibile e urgente per vietare la coltivazione sui terreni che la Procura ha indicato con sforamento dei valori soglia consentiti.
Vi informerò costantemente sul prosieguo delle azioni che insieme alle altre autorità competenti intraprenderemo - il mio impegno e la mia determinazione sono massimi".
L'Ordinanza trasmessa anche alla Prefettura di Isernia, al Comando Stazione dei Carabinieri di Filignano, al Comando Carabinieri Forestali di Isernia, al Comando Compagnia Carabinieri di Venafro, alla Procura della Repubblica di Isernia, all'Assessorato all'Ambiente della Regione Molise, ad ARPA Molise, al Ministero dell'Ambiente, alla Polizia Municipale di Pozzilli, all'Associazione Mamme della salute, al Sindaco di Venafro, al Sindaco di Sesto Campano, al Sindaco di Montaquila, al Consorzio Industriale di Isernia-Venafro e a quello di Bonifica della Piana di Venafro, è accompagnata anche dalla richiesta di convocazione "a stretto giro" di un tavolo tecnico per la "condivisione delle più efficaci, ragionevoli, concretamente fattibili misure da adottare, a cura delle Autorità amministrative deputate a farlo, a tutela della salute e dell'ambiente".
Una prima reazione che avrà certamente un seguito nella reazione anche degli altri Sindaci nonché del tavolo tecnico richiesto con procedura d'urgenza dalla Passarelli. Una faccenda delicata che da anni attende di essere affrontata con la giusta attenzione. C'è un veleno nella nostra terra, vanno individuati i colpevoli perché, come abbiamo già scritto "la colpa è certamente di qualcuno" e vanno individuate soluzioni a tutela della salute di tutti e dei tanti coltivatori che saranno colpiti da divieti e dalla impossibilità di lavorare la propria terra.
