AMoCe: Arte, Musica e tanta gente

03.08.2022

Evidente successo per la prima serata del Collettivo Cerrese. In tanti hanno raccolto l'invito per un appuntamento all'insegna dell'Arte e della Musica. Si replica stasera con la seconda parte del programma che a musica e arte aggiunge la riflessione.

Il messaggio è chiaro fin dall'arrivo. Ad accogliere quanti hanno voluto prendere parte alla prima serata proposta dal Collettivo AMoCe c'è l'opera di Stefania Fabrizi qui sopra riportata e poco dopo il "Tunnel dell'orrore". Una istallazione di Dario Palumbo che non lascia spazio a fraintendimenti: il tema è il femminicidio. Un messaggio di fortissimo impatto visivo e auditivo, "dentro" il quale bisogna necessariamente passare per una "Presa di Coscienza" e per poter accedere alla location scelta per l'evento. Una volta di là... a destra e sinistra del percorso tanti fogli rossi attaccati alla pareti con su riportati messaggi, riflessioni... pensieri... sulla donna, sulla sua bellezza, sulla sua incredibile vitalità... Un invito palese a ripensare il ruolo e la dignità della donna nella società e nella vita di ciascuno: "La donna d'oggi - si legge su uno di essi a firma di Anna Kuliscioff - non è più quell'essere impersonale, senza individualità e senza cultura, che una volta fu. Siamo ben lungi dai tempi che la donna si considerava come una animale domestico, da potersi maltrattare, scacciare od uccidere a capriccio del suo padrone". E' necessaria per ciò una Presa di Coscienza. Di sottofondo tanta buona musica che accompagna passi a volte più pesanti altre più leggeri... a volte caricati dal peso del messaggio, altre volte, come per i bambini, semplicemente "leggeri"...

Girato l'angolo... l'abbraccio di Cerro al Volturno a Romina De Cesare, con un murales, opera del cerrese Michele Fattore, che ne richiama la drammatica vicenda che nello scorso maggio la vide vittima di un 'amore' (che amore non era, ma certamente) malato e che sconvolse in modo  indelebile la vita della sua famiglia e dell'intera comunità.

A farle contorno altre opere d'arte... altri murales... istallazioni... messaggi... un contesto tutto da visitare. 

Una iniziativa voluta dal gruppo AMoCe qualche anno fa per "attivare il centro... che non è più centro" - per dirla con uno degli organizzatori - non è più centro vissuto, non è più centro sociale, non è più centro economico... e allora diventa centro perché la cultura possa dire la sua, possa consegnare il suo messaggio e in qualche modo custodirlo e perpetuarlo... per poi esserne cassa di risonanza... Una iniziativa che quest'anno, cambiando il suo programma, ha voluto essere abbraccio a Romina.

Durante il percorso del buon cibo e bibite fresche pronte a rinfrancare i visitatori e in fondo al percorso, dopo aver attraversato una piazzetta custode anch'essa di opere d'arte... due scalinate... una che sale al belvedere e dalla cui cima, posta ai piedi dei bastioni del Castello, si gode un panorama spettacolare e l'altra che scende, per diventare di lì a poco una tribuna per decina di persone, e che dà su una piccolissima loggia "abitata" dalla "Madonnina"... e lì... tre persone, due uomini e una donna, un cavalletto per pittori, una tastiera e un leggio... 

E' stato il luogo per "un volo molto rapido"... una live performance davvero spettacolare, un messaggio potentissimo ancora sulla donna e su quella violenza che troppo spesso, purtroppo, è costretta a subire.

Una serata magica, la prima di AMoCe 2022... a cui farà seguito stasera un prosieguo che si preannuncia molto interessante e che vede al "centro" una "chiacchierata informale" che intende accompagnare i presenti "dal potere al possibile"... Si inizia alle 18... ma anche un po' più tardi... 

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