AMoCe riprende il suo cammino. L'Arte e la Storia come argini alla cristallizzazione della memoria

14.07.2022

L'appuntamento è per i prossimi 2 e 3 agosto per due giorni di arte e tanto altro a Cerro al Volturno

di Giammarco Rossi

Nel 1989 l'Amministrazione comunale di Cerro al Volturno, con la preziosa collaborazione della Pro Loco Cerrese 1982, instaurò il premio nazionale di pittura Millennio cerrese, in occasione dei mille anni dalla fondazione del paese. Furono numerosi gli artisti giunti da ogni parte d'Italia per partecipare al concorso; ognuno di essi soggiornò nel borgo medievale dipingendo en plain air il tema comune era Cerro al Volturno, in tutte le declinazioni possibili che solo la mente di un artista può dare.

Cerro al Volturno, Murales 2019
Cerro al Volturno, Murales 2019

Nel 2018, a quasi trent'anni da questo straordinario evento di massiccia portata, quattro ragazzi, muovendo sulla base di quanto fatto in passato si costituirono nel collettivo AMoCe. L'idea era quella di realizzare un festival dell'arte in cui far confluire tutte le sfaccettature della disciplina, il risultato fu una rassegna d'arte contemporanea in cui murales, installazioni, fotografia, scultura e musica, camminassero all'unisono vero un'unica direzione: l'Abbandono.

Ma perché l'Abbandono? Fu scelto questo tema perché l'obiettivo del gruppo era - ed è tuttora - quello di utilizzare l'arte come strumento di denuncia affinché potesse agire come attivatore sociale e culturale all'interno del centro storico un tempo cuore pulsante del paese, oggi marginale e in stato di abbandono.

Artisti giunti da ogni parte del Molise e d'Italia hanno così lavorato all'insegna di questo tema comune, primo mattone di un percorso diviso in tre step.

Nel 2019, una volta riflettuto su quanto fatto e su come agire nuovamente, fu la volta di Presa di coscienza. «Avete visto a cosa serve l'arte?», «Avete visto qual è la sua funzione e cosa vogliamo comunicarvi?» Sono queste le domande retorica che il gruppo AMoCe ha rivolto ad un pubblico fittizio: «Bene... è giunto il momento di ragionare su quanto fatto e - alimentando il dubbio - capire ora come agire affinché ciò non rimanga uno squarcio nel nulla. È giunto il momento di sederci e riflettere».

Presa di coscienza era perciò il seguito naturale de L'Abbandono in cui l'arte non era più strumento di denuncia, bensì attivatore di pensiero in grado di mobilitare le menti impolverate che, appollaiate sulle fragili certezze del quotidiano, non osano mai più di quanto gli è dovuto: patetici Icari che nemmeno ci provano a volare, consci che le loro ali sono ormai bruciate da un pezzo.

Nel 2020 sarebbe stato il tempo della rinascita... di Rebirth, evento che avrebbe chiuso il trittico e avrebbe dato vita poi a nuovi stimolanti percorsi, la pandemia ha deciso di rimandare questo momento e il gruppo AMoCe, paziente e silente, si è messo buono buono, seduto ad aspettare il momento giusto. 

Pareva essere arrivato nel 2022, ma nel maggio un dramma di portate incalcolabili ha fatto sì che questa tanto attesa rinascita tardasse ancora ed ecco così che, a distanza di tre anni, il gruppo si è fermato di nuovo per mettersi a ragionare: una Presa di Coscienza '22. Protagonista della riflessione è il ruolo della donna, marginale e centrale in una società dinamica e spietata, in cui l'odio ha massacrato la compassione, in cui l'umanità cristiana e manzoniana è stata messa alla porta da quella che Montale chiamò la «divina Indifferenza». Una riflessione sociale sì... in punta di piedi, ma anche politica e battagliera, affinché la donna, ma più in generale l'individuo, possa vivere in perfetta serenità con in tasca la romantica idea della libertà e la certezza della fratellanza, fulcro centrale dell'esistenza.

Per ora Save the date... l'appuntamento con l'arte nelle sue tante forme è per i prossimi 2 e 3 agosto... nel Centro Storico di Cerro al Volturno (IS).

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