Area archeologica di San Vincenzo, ancora nel baratro.

02.08.2021

Più volte QuintaPagina si è occupato dello stato di semi abbandono in cui colpevolmente versa l'area archeologica di San Vincenzo al Volturno, e torneremo a farlo. 

Nelle scorse ore è intervenuto sull'argomento anche l'architetto Franco Valente, che in realtà da anni "protesta" per la gestione dissennata del sito e questa volta lo fa parlando di quel gioiello che è la Cripta di Epifanio:

"Si continua a protestare per l'impossibilità di farsi aprire la cripta di Epifanio. Ma vi siete chiesti per quale motivo non si può visitare? Il problema non si risolve aprendola. Immaginate 50 turisti che arrivano dal mare con gli infradito che entrano in uno spazio che dopo 5 minuti gronderebbe condensa sulle pareti?

La Cripta di Epifanio è grande come il retrocucina di un miniappartamento senza finestre. Sarebbe come pretendere che la sala operatoria di cardiochirurgia venisse aperta al pubblico perché tutti hanno diritto a conoscere come si opera al cuore. 

L'area archeologica di S. Vincenzo al Volturno è al disastro totale per scavi effettuati in maniera dissennata, per coperture sciagurate, per assenza di manutenzione, per mancanza di  personale specializzato, per restauri grotteschi. 

Non entro nella Cripta di Epifanio da almeno quattro anni. Neanche l'abate di Montecassino può entrare nella cripta di cui è proprietario.

E' difficile capire che la cripta è un luogo di culto di una comunità religiosa a cui la soprintendenza impedisce l'accesso perché ha recintato tutta l'area e non può garantire l'apertura per mancanza di personale. Senza dire che l'area circostante la Cripta è di proprietà della Regione Molise, con esclusione dei cosiddetti "muri affioranti" che sono dello Stato.

Con sentenza del Tribunale di Isernia si è chiarito dunque che la Cripta è della Congregazione Cassinese, i muri affioranti sono dello Stato (che ancora non conclude l'esproprio), le aree sono del Demanio della Regione Molise. 

Un pasticcio apocalittico all'italiana che non ha soluzioni. Fatevi capaci..."

Insomma, davvero sembra non riuscirsi a trovare una soluzione per un sito di rilevanza unico a livello mondiale e che si continua a gestire con superficialità, senza riuscire a dare la minima importanza al tesoro inestimabile che lì è conservato... e pensare che si continua a parlare di "crescita del turismo" nella nostra regione... proponendo laghi e cascate e imponendo recinti e lucchetti a tesori unici al mondo.

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