Arriva la Banda!

16.06.2022

di Mariarosaria Di Renzo

Dopo il fermo dovuto all'emergenza pandemica, torna a Monacilioni (CB) la festa in onore del S. Cuore, Corpus Domini e S. Antonio di Padova. Quest'anno le celebrazioni sono state anticipate di due settimane per dare spazio ai bambini della prima comunione il prossimo 26 giugno. I festeggiamenti sono iniziati il 10 giugno con la rievocazione delle promesse al S. Cuore, una tradizione che si svolge nella piccola comunità dal 1951. A causa del maltempo, la processione non si è potuta svolgere e, quindi, i bambini hanno recitato le promesse in chiesa. 

Anche il complesso bandistico di Campolieto (CB), dopo aver eseguito alcuni brani in piazza, ha suonato al coperto. La stessa banda è stata presente il giorno successivo per la festa del Corpus Domini e, in questa circostanza, la processione si è svolta regolarmente. 

La domenica è giunto in paese il complesso bandistico di Ailano (CE), che ha allietato l'intera giornata con marce, opere liriche e sinfoniche e un repertorio contemporaneo. La presenza di questi due validi complessi mi ha spinta a fare delle riflessioni sull'importanza della tradizione bandistica, presente specialmente al centro-sud dell'Italia. Queste associazioni sono state costituite per divulgare la cultura musicale, una branca fondamentale per custodire il patrimonio socio-culturale sia delle realtà locali che di quelle nazionali. Sono state poi degli importanti riferimenti per i giovani, che hanno trovato nella musica un modo per affermare le proprie inclinazioni e anche occasione di sbocco professionale. La banda di Campolieto, costituita nel 1987, è composta da 15 elementi di età compresa tra i 16 e 30 anni. E' diretta dal maestro Livio De Marco che è stato fondatore del gruppo insieme a Vincenzo Lombardi e Luigi Ialenti, tutti allievi del compianto maestro Saverio Lombardi. L'associazione, oltre ad animare processioni e feste patronali in tutto il territorio regionale, ha partecipato a manifestazioni televisive, ha vinto premi e avuto riconoscimenti importanti, oltre a organizzare festival bandistici con complessi di altre regioni. Lo scopo è quello di far conoscere il Molise e l'attaccamento che si ha nei confronti della propria terra. Da una mia chiacchierata con il maestro Livio De Marco, al quale mi lega un'autentica amicizia, essendo stato mio insegnante di musica alle scuole medie a Sant'Elia a Pianisi (CB), è emersa la sua profonda passione per quello che svolge con competenza per il complesso bandistico che dirige. Egli sottolinea anche un aspetto negativo, ossia la mancanza di scuole di musica sul territorio, cosa che fa venir meno elementi importanti per la composizione delle bande. E' difficilissimo trovare giovani che suonino il corno francese piuttosto che il clarino, strumenti indispensabili all'interno delle orchestre di fiati. E' dunque necessario che le istituzioni pubbliche intervengano con bandi di concorso e finanziamenti per sostenere questa attività importante e indispensabile che porta lustro e onore al Molise.

Il complesso bandistico esibitosi nella giornata di domenica è stato quello di Ailano, che da anni è presente a Monacilioni per onorare S. Antonio di Padova nel giorno della festa a lui dedicata. Ensamble storico operante da oltre un secolo in tutto il territorio nazionale, è formato da 40 elementi, tutti insegnanti di musica o allievi di conservatorio, diretti dal maestro Giovanni Minafra. Ha vinto numerosi concorsi bandistici ed è molto richiesto e apprezzato nelle piazze italiane. Ho avuto modo di parlare con il sig. Salvatore D'Ambrosio, che nel complesso suona la tuba ed è uno degli amministratori dell'associazione musicale. Egli mi ha fornito utili informazioni per conoscere un complesso bandistico anche al di là di quello che la gente vede in piazza durante le esibizioni. Ho constatato quanto lavoro e passione ci sono intorno a questa bellissima attività.

I professionisti sono maggiormente impegnati nel complesso durante i periodi primaverile ed estivo, indossano divise diverse e adatte ai vari momenti della giornata: una camicia quando accompagnano la processione e, poi, quella più elegante con la giacca, quando suonano nella piazza o si esibiscono sulla cassa armonica. Si spostano con un pullman preso a noleggio e tutto il materiale da palco (sedie, leggii, timpani, etc.), vengono trasportati con un camion di proprietà dell'associazione. Le prove cominciano in aprile e si svolgono presso l'auditorium della città di Ailano. La giornata musicale si svolge a cominciare dal mattino. A Monacilioni è stata eseguita "La Sonnambula" di Bellini. Segue poi il repertorio marciabile che accompagna la processione. Il concerto serale prevede una marcia sinfonica, una prima opera sinfonica, due opere liriche per chiudersi con un repertorio contemporaneo. Nella serata del 12 giugno il programma era composto da una marcia sinfonica, una rivista d'arte, una fantasia da "La Traviata", brani da "Il Barbiere di Siviglia" e una rivista ritmica comprendente un repertorio di canzoni napoletane, melodie di Raffaella Carrà e ovviamente l'inno di Mameli e "La marcia dei King", allorché il maestro e il complesso sono stati omaggiati con un mazzo di fiori.

Io ringrazio sia il maestro Livio De Marco che il maestro Salvatore D'Ambrosio per avermi fatto conoscere più approfonditamente questo mondo affascinante della musica classica, al quale dovrebbero avvicinarsi maggiormente le giovani generazioni. Apprezzare e amare la musica, i musicisti e tutto ciò che li circonda ci rende più sensibili, ci fa rafforzare il legame con le tradizioni e il territorio in cui viviamo!

Un autore sconosciuto ha scritto: "La musica deve averla creata qualcuno che non ne poteva più di ascoltare gli esseri umani". Questa frase ci fa molto riflettere sul potere della musica, specialmente in questo periodo storico in cui sia assiste a un decadimento e un imbarbarimento della parola e del pensiero!

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