Autonomia differenziata. Il 17 a Napoli la prima manifestazione per dire NO

16.03.2023

Molti i Sindaci che dal Molise si recheranno nel Capoluogo campano per manifestare contro un provvedimento iniquo che sancirebbe la fine della nostra Regione

Ce n'è voluta per svegliare gli amministratori molisani e far sì che si rendessero conto di quanto pericolosa sia l'autonomia differenziata per la nostra regione. Nei giorni scorsi abbiamo registrato forti prese di posizione da parte di alcuni Sindaci nei confronti della malsana idea del Presidente Toma di votare a favore di un provvedimento che di fatto sancirebbe la morte della nostra Regione,

"L'Italia è già oggi un paese con fortissime differenze fra Nord e Sud, ha scritto il Sindaco di Cerro al Volturno Remo Di Ianni nei giorni scorsi. L'Unione Europea ha varato il PNRR proponendosi tra le altre cose proprio lo scopo di intervenire sugli squilibri territoriali, nella consapevolezza che questi sono un limite allo sviluppo e non un vantaggio per le aree più ricche. L'autonomia differenziata va invece nella direzione opposta di sottrarre risorse alle regioni meridionali. È una prospettiva miope che danneggia innanzitutto il Paese. Reitera un modello in crisi da decenni che cerca di arrestare la perdita di terreno del Nord nel contesto europeo, impedendo al Sud di accendere un secondo motore per lo sviluppo. È un errore grave, soprattutto dopo che la pandemia di Covid 19 ci ha mostrato tutti i limiti di una gestione insufficiente e frammentata su base regionale. E mi chiedo come il Presidente Toma tutto questo non lo abbia tenuto in considerazione".

Ora la voce di questo dissenso sale più forte, si fa più robusta e, sabato 17 marzo a Napoli, prenderà la concretezza della Prima Manifestazione Nazionale contro l'Autonomia differenziata e saranno molti i Sindaci che dal Molise si recheranno nel Capoluogo campano a manifestare il proprio dissenso.

L'invito è rivolto a tutti. "Chiediamo, a tutti i cittadini - si legge in una nota - che hanno a cuore l'unità e la coesione sociale della nostra nazione, di partecipare il 17 marzo alla manifestazione nazionale che stiamo organizzando a Napoli in occasione dell'anniversario dell'unità d'Italia.

Siamo sindaci, medici, docenti, lavoratori, imprenditori, liberi professionisti, commercianti, artigiani, pensionati, disoccupati che credono nella necessità di superare le gravi diseguaglianze che condannano il nostro Paese dividendoci in cittadini di serie A e di serie B, a partire dallo scandalo della mortalità infantile, più alta del 50% al Sud, e dei viaggi della speranza a cui sono condannati ogni anno 41mila minorenni meridionali.

Vogliamo frenare l'emorragia di giovani che abbandonano il Mezzogiorno. Vogliamo uniformità dei diritti e degli investimenti pubblici su tutto il territorio nazionale e lotta agli sprechi e alle inefficienze che contribuiscono ad aggravare i divari territoriali. Non vogliamo l'autonomia differenziata che allarga la forbice tra Nord e Sud ma crediamo nella possibilità di promuovere progetti di collaborazione tra le due aree del Paese che consentano a entrambe di crescere.

Perché l'Italia può tornare a essere una grande nazione solo se smettiamo di chiuderci nell'egoismo delle piccole patrie e ci rialziamo tutti insieme.

Venite il 17 marzo a Napoli perché è la città che da anni si sta battendo per difendere le ragioni del Sud e per sostenere l'ordine del giorno del consiglio comunale, che si è espresso in maniera netta contro una riforma iniqua e inopportuna.

Venite a Napoli per dire che l'Italia è una e indivisibile. Appuntamento alle 11.30 in piazza Santa Maria La Nova".

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