Bar e Ristoranti un settore allo stremo. Anche dal Molise sale la protesta.

13.04.2021

Convocata per oggi a Roma l'Assemblea straordinaria della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi (FIPE Confcommercio) per chiedere al governo un impegno preciso, una data per la ripartenza e un piano per farlo.

E' annunciata come una protesta costruttiva e ordinata dagli organizzatori "Coerente con chi ha sempre cercato un confronto con le istituzioni, rifuggendo populismi, polemiche e strumentalizzazioni e che oggi vuole dare un altro segnale forte".

Pieno sostegno alla manifestazione arriva dalla FIPE Molise, Carlo Durante, presidente regionale della federazione ha spiegato che: "Ristori, indennizzi, moratorie, sostegno alla liquidità, ammortizzatori sociali, insieme a sgravi fiscali adeguati e urgenti sono necessari, ma non bastano per ripartire", servono - a detta dell'imprenditore campobassano - tempi e risposte certi da parte del governo che consentano una reale e necessaria programmazione. "Rappresentiamo e garantiamo - ha poi aggiunto - imprese serie, lo abbiamo dimostrato: possiamo riaprire ed assumerci l'impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. Viceversa, senza prospettive certe e credibili, si finisce nel caos".

Il settore è fermo da ormai un anno tra limitazioni e chiusure. Tante le attività che nel frattempo hanno chiuso i battenti. Molte, moltissime quelle che rischiano di farlo. Su tutto, forse, in modo decisivo hanno pesato le mille incertezze tra le quali i governi finora hanno operato. 

L'Assemblea odierna cade in un momento propizio, forse, quello cioè in cui il Governo sta riflettendo sulle riaperture. Certo una soluzione va trovata e in fretta... il tempo potrebbe essere determinante per le sorti di troppi. E forse con altrettanta certezza vanno sanate le mille incongruenze, come quella segnalata proprio oggi dal Segretario di "Periferia Italia", Antonio Tedeschi, sulla sua pagina di Facebook: "Il paradosso italiano - ha scritto postando una foto - il Governo autorizza i punti ristoro autostradali a rimanere aperti h24 senza 'nessun controllo', mentre le piccole attività che stanno morendo: bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, ecc. devono lottare per riaprire. A voi la sentenza".