“Bond Building for Teens”. Anche Isernia nella rete del Progetto Famiglia per l'affido familiare

17.09.2021

Il Dipartimento per le Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri ha ammesso a finanziamento il progetto "Bond Building for Teens". L'obiettivo è quello di realizzare percorsi di affiancamento relazionale per ragazzi con deprivazioni familiari.

L'intento dichiarato è articolato e ampio: innanzitutto promuoverne il benessere attraverso il potenziamento dei reticoli relazionali intergenerazionali extrafamiliari, informali e duraturi, che la comunità locale offre loro, integrativi e non sostitutivi delle loro relazioni intrafamiliari; poi, quello di promuovere negli adulti e negli anziani la cultura e la pratica della solidarietà relazionale a favore dei ragazzi della comunità, intesa come disponibilità e concreto impegno a coinvolgersi in legami duraturi di "parentela sociale" nell'ottica del supporto alla crescita e dell'accompagnamento per la vita e verso la piena autonomia, per poter così accompagnare verso l'affidamento familiare gli adolescenti e i preadolescenti out-of-home che, a giudizio del servizio sociale territoriale e dell'autorità giurisdizionale, ne avessero bisogno e offrire agli altri adolescenti e preadolescenti out-of-home la possibilità di tessere legami significativi con adulti/famiglie affiancanti del territorio.

Sulpiano operativo il progetto si svolge attraverso quattro step: il primo è quello della Socializzazione ovvero la realizzazione di attività di socializzazione collettiva tra i teenagers out-of-home e alcuni adulti/famiglie "positivi" del territorio. Attività che possono consistere in iniziative sportive (partite di calcetto, di pallavolo...), in passeggiate fuori-porta, in attività laboratoriali (musicali, gastronomiche, artistiche...) nelle quali piccoli gruppi di adolescenti/preadolescenti e di adulti vengono coinvolti, in modo costante, in appuntamenti mono/bi-mensili. L'individuazione degli adulti/famiglie positivi da coinvolgere è effettuata rivolgendosi a: persone con pregresse esperienze in ambito solidaristico e/o educativo, come la partecipazione ad organizzazioni di volontariato, a gruppi di impegno sociale, ad associazioni educative...), neo-pensionati con competenze educative o sociali (insegnanti in congedo, etc.). Alcune disponibilità possono essere reperite mediante percorsi ad hoc rivolti agli "aspiranti adottivi" del territorio. Le attività di socializzazione sono realizzate, ove possibile, con la collaborazione del personale delle comunità educative che ospitano i ragazzi.

Il secondo step è l'Affiancamento. Durante le attività di socializzazione "scatteranno" spontaneamente alcune simpatie tra ragazzi e adulti. Tali "inneschi relazionali" andranno monitorati e favoriti, sostenendone l'evoluzione in forme più o meno intense di affiancamento familiare. Gli adulti potranno così - previo accordo con le autorità competenti sul caso - realizzare piccole uscite con il ragazzo da loro "affiancato" (andare al cinema, in pizzeria, fare i compiti scolastici pomeridiani, accompagnarlo ad una visita medica, ...).

Poi, è la volta del terzo step, ovvero l'Affidamento. Durante l'affiancamento matureranno, in alcuni casi, le condizioni per l'evoluzione in accoglienza famigliare (da attuare, su disposizione delle autorità competenti, mediante affidamenti familiari ai sensi della legge 184/83).

E infine il Sostegno. Gli affidamenti e gli affiancamenti familiari man mano avviati saranno accompagnati sul piano socio-psico-pedagogico al fine di favorirne il migliore prosieguo possibile. Nel caso di minori stranieri non accompagnati occorrerà attivare anche interventi di mediazione culturale. Sarà opportuno favorire anche forme di "mutuo aiuto" tra affidatari, valorizzando la presenza territoriale di reti/associazioni familiari.

Il progetto ha la durata massima di 12 mesi ed è sostenuto da una vera e propria Rete.

Il Soggetto Proponente del progetto "Bond building for Teens" è la federazione Progetto Famiglia Onlus. L'attuazione nei vari territori è condotta in raccordo con gli enti di terzo settore gestori di comunità residenziali per minori e/o attivi nel campo dell'affidamento familiare e della socializzazione/educazione minorile e giovanile ed è condotta in raccordo con gli enti gestori dei servizi sociali territoriali (Comuni) o distrettuali (Ambiti Territoriali).

I soggetti della rete (sia di terzo settore che istituzionale) hanno formalizzato la loro adesione al progetto mediate apposita manifestazione di interesse. Ulteriori collaborazioni vengono man mano attivate, anche senza formalizzazione, in base alle disponibilità dei soggetti territoriali.

Referente del Progetto Famiglia per l'ambito territoriale di Isernia è Marilena Di Lollo, cui ci si potrà rivolgere per ogni tipo di approfondimento al 3386408626.

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