Campobasso-Roma, il viaggio della speranza
Lascia molto riflettere e, diciamola tutta, indigna fortemente quello che è accaduto ieri a coloro che da Campobasso e dal Molise hanno tentato di raggiungere Roma Capitale in treno.
Se fosse la prima volta, mezza pena! Ma poiché ormai è un ripetersi endemico di disagi per coloro che cercano di muoversi con i mezzi pubblici da e per il Molise, forse è tempo che si rifletta seriamente su soluzioni rapide ed incisive.
Riportiamo qui il racconto (ironico ma chiaro e indignato) che dell'accaduto hanno fatto sul noto blog "Il binario 20 bis".
"I passeggeri del servizio sostitutivo del treno Campobasso-Roma delle 19.20 di ieri sera non potevano saperlo, - hanno scritto - ma stavano per diventare gli eroi di una traversata oceanica intercontinentale. Cosa sarà mai accaduto a questi poveri sventurati?
Ve lo raccontiamo, anche se è una storia ai limiti dell'incredibile.
Dunque, il viaggio del bus fino a Venafro procede liscio come il viaggio del Titanic. Poi l'iceberg: alla stazione di Venafro le porte del pullman non si chiudono più. L'autista cerca di risolvere, interviene, telefona, alla fine ottiene un nuovo bus che arriva da Isernia alle 22.15. Sono passate 3 ore dalla partenza da Campobasso. Tutti sul bus sostitutivo del sostitutivo, si entra in autostrada.
Il viaggio riprende tranquillo, fino al secondo iceberg: un passeggero si accorge che c'è del fumo che esce dal pavimento del mezzo. L'autista si ferma alla prima piazzola di emergenza e nota che il bus perde anche acqua da sotto. Si riparte con massima cautela fino all'area di servizio Prenestina, dove si ha la certezza che non si può ripartire più, sennò il motore salta.
Serve il mezzo sostitutivo del sostitutivo del sostitutivo del treno e – con somma sorpresa dei 7 passeggeri rimasti a bordo (gli altri hanno ricevuto soccorso da amici e parenti) - arriva un van 9 posti NCC, su cui i superstiti salgono.
Arriverà a Roma intorno alle 2.10, quasi 7 ore dopo la partenza".
L'altra piaga, ci verrebbe da dire. Non solo sanità! Urge un piano di ristrutturazione dell'intero impianto del trasporto pubblico nella nostra Regione. Scene da quarto mondo, come quella qui raccontata non sono ammissibili in un paese civile... E non è più ammissibile il protrarsi della paralisi del sistema ferroviario che ormai da anni attanaglia la nostra regione. In 7 ore si arriva da Palermo a Milano... non può più essere prorogato il problema.
Quando abbiamo scritto che prima dei cartelloni pubblicitari sparsi in tutto il Paese era necessario rendere possibile arrivarci in Molise (perdendo per questo il saluto di "qualcuno"), ecco, pensavamo proprio a questo!