Capitale italiana Cultura, Agnone in corsa per candidatura. Saia: "Per noi occasione di riscatto"
C'è anche Agnone (IS) tra le 26 città e Unioni di Comuni che entro il termine del 4 luglio hanno inviato la manifestazione d'interesse per il bando 'Capitale italiana della Cultura 2026'.
Per proseguire la corsa verso il titolo le aspiranti Capitali dovranno perfezionare la loro candidatura inviando, entro il prossimo 27 settembre, un dossier che sarà sottoposto successivamente alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014. Il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro della Cultura.
Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024); Agrigento (2025).
"Potrebbe essere questo lo strumento di riscatto definitivo non solo per Agnone, ma per tutto l'Alto Molise, per valorizzare sempre di più e soprattutto mettere in mostra le bellezze e i beni culturali custoditi, come uno scrigno, sul nostro territorio".
Così il sindaco di Agnone (IS), Daniele Saia, all'indomani dell'ufficializzazione della candidatura della cittadina molisana per la Capitale italiana della Cultura 2026 (in corsa ci sono 26 località).
"È un'idea e un progetto aggiunge - sul quale stiamo lavorando da tempo, sin dall'inizio del nostro insediamento quale amministrazione comunale. Prendiamola, tutti insieme, come una grande sfida, alla quale dobbiamo saper rispondere perché ne abbiamo le capacità e soprattutto abbiamo tutte le carte in regola per ottenere questo straordinario risultato".
Quanto alle altre candidature il primo cittadino sottolinea che "la concorrenza è forte e quotata, ma già ci riempie di orgoglio essere l'unica sede del Molise che aspira a diventare Capitale della cultura. L'eventuale riconoscimento ad Agnone sarebbe anche un segnale di attenzione nei confronti delle zone interne della Penisola".