Capozzi, il condottiero silenzioso che ha riscritto la Promozione: il Kalena è la favola dell’anno

30.05.2025

di Mario Garofalo

Quando si guarda al bilancio di fine stagione, si tende a contare punti, vittorie, sconfitte. Ma ci sono storie che vanno oltre la classifica. La stagione del Kalena di Andrea Capozzi è una di queste. È la cronaca di un'impresa nata tra mille difficoltà e diventata, giornata dopo giornata, un simbolo di coraggio, visione e concretezza. Una vera e propria favola calcistica che il campionato di Promozione 2024/2025 non dimenticherà facilmente.

Sì, perché tutto era partito quasi per caso. Una squadra allestita in extremis per la Prima Categoria, un tecnico chiamato a quattro giorni dal debutto in Coppa Italia, un'estate passata più tra dubbi che certezze. E invece, da quel caos iniziale, Andrea Capozzi ha tirato fuori ordine, idee e identità. Il risultato? Una salvezza centrata con anticipo, una crescita tecnica esponenziale e una credibilità che ora lo rende uno dei profili più interessanti del calcio molisano.

Una rivoluzione silenziosa

Il Kalena doveva soltanto salvarsi, forse nemmeno quello, secondo alcuni. Ma è andato ben oltre. Ha sorpreso tutti, trascinato da un gruppo giovane, affamato, spesso con cinque o sei under in campo. Capozzi non si è nascosto: "Il futuro è loro", ha detto dei suoi ragazzi. E il presente? Il presente, per una volta, appartiene anche e soprattutto a chi li ha messi nelle condizioni di esprimersi così.

La svolta vera è arrivata a gennaio. Dopo un girone d'andata vissuto col cuore in mano, la squadra ha cambiato pelle al rientro dalla pausa invernale. Più solidità, più ordine, più convinzione. Sei gare finali senza sconfitte, vittorie pesanti su campi dove anche le big hanno lasciato punti. Il Kalena non era più una sorpresa: era una realtà.

Un gruppo, una guida

Capozzi ha costruito una squadra vera, fatta di uomini prima ancora che di giocatori. "Non c'è un singolo da esaltare", ha detto più volte. "Questa è una vittoria del collettivo." E chi ha seguito gli allenamenti settimanali lo sa: dietro ogni scelta, ogni dettaglio, c'era un'idea chiara, una linea precisa. Meno frasi fatte, più lavoro sul campo.

Il tecnico molisano non ha solo gestito: ha formato, ha motivato, ha fatto crescere. E lo ha fatto con uno stile diretto, sincero, mai sopra le righe. Oggi il suo nome circola tra gli addetti ai lavori, e non per caso. È un allenatore che convince. E che, forse, merita qualcosa di più.

Un futuro da scrivere

"Mi sento pronto per un progetto importante", ha detto. E i fatti gli danno ragione. Con risorse limitate e una rosa giovanissima, ha dimostrato che si può fare calcio vero, competitivo, sostenibile. Senza scorciatoie, senza compromessi.

Il Kalena ha chiuso la stagione nel modo migliore: con la salvezza in tasca e la consapevolezza di aver scritto una pagina bella, pulita, di quelle che il calcio regionale dovrebbe proteggere e valorizzare. Ma Andrea Capozzi ha ottenuto qualcosa in più: il rispetto di un intero movimento.

Da outsider a certezza. Ora la palla passa a chi ha occhi per riconoscere i valori veri, quelli che vanno oltre il risultato.

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