Cara America è l'ennesima lezione che non puoi più ignorare

25.05.2022

Intorno a mezzogiorno di mercoledì 24 maggio un diciottenne ha aperto il fuoco nella Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, un grande complesso che ospita circa 600 studenti, in Texas. Gravissimo il bilancio: sono 19 bambini morti e 2 insegnanti. L'assassino è stato ucciso.
Il responsabile dell'attacco è Salvador Ramos, studente diciottenne del liceo che fa parte del complesso scolastico. Prima di compiere la strage, il giovane ha sparato alla nonna: una 66enne che si trova in gravi condizioni. 

19 bambini e 2 insegnanti massacrati: la peggior strage consumata in una scuola degli Stati Uniti d'America.

Assistiamo, ancora una volta, all'assurdo controsenso di un grande paese come gli USA che, per tutelare la vita, difende con forza l'aborto, mentre resta legale e soggetta a sempre minori restrizioni, la libera detenzione delle armi. Ed è proprio la facilità con cui ci si può procurare armi, l'origine di ogni strage.

Le leggi sulle armi in Texas sono tra le più permissive di tutti gli Stati Uniti. Dallo scorso anno in Texas è in vigore una legge criminale, firmata dal governatore repubblicano Greg Abbott, secondo cui ogni texano maggiorenne può detenere un'arma, anche senza il porto d'armi. In questo modo viene meno qualsiasi forma di controllo, chiunque può possedere un'arma, qualunque sia il suo stato mentale, qualunque sia il motivo per cui crede di averne bisogno. Il Texas è una polveriera, è il luogo più facile al mondo dove comprare un'arma e sparare.

Secondo fondi di Agenzia, il Presidente Joe Biden si è detto stanco: «Sono stanco, dobbiamo agire» sulle armi. «L'idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata». E, ancora: «Perché queste sparatorie non accadono in altre parti del mondo? Perché vogliamo vivere con queste carneficine? È il momento di trasformare il dolore in azione e agire sulle armi. Come nazione dobbiamo chiederci, in nome di Dio, quando ci opporremo alla lobby delle armi».

L'ennesima tragedia che si consuma in modo disumano. Che sia davvero questa la triste ma necessaria occasione che spinga gli americani ad una riflessione seria sul tema delle armi, che tanto piace anche a qualche politico di casa nostra... che si possa porre un regime restrittivo a baluardo di quella che ormai sembra una consuetudine? Non è la prima volta che si reagisce a queste stragi dicendo "Dobbiamo intervenire", eppure la deriva è sempre più profonda. L'idea che un "bambino" di 18 anni possa entrare in una armeria e avere la possibilità di comprare liberamente armi così letali fa venire i brividi... eppure in America è una semplicissima realtà. 

Un controsenso feroce per un paese che si propone di insegnare la democrazia, la libertà e il rispetto della vita a tutto il mondo. Un controsenso a cui, speriamo, il prima possibile si metta fine una volta per tutte.

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