Cara "politica" un Molise così non ha davvero senso

05.04.2023

Il prossimo 18 aprile i Sindaci della regione saranno a Roma per far sentire la loro voce, la voce di troppa gente sulla cui pelle si sta giocando da troppo

Chiusa la partita "Vigliardi" - oggi infatti il direttore p.t. dell'ASREM dott.ssa Evelina Gollo, ha revocato la tanto discussa delibera di Florenzano assegnando il Prof. Sciaudone al reparto di Chirurgia del Cardarelli di Campobasso, cosa che avrebbe potuto fare senza troppe cerimonie da oltre un mese - è il caso, forse, di fermarci a fare qualche considerazione perché, da un po' di tempo a questa parte, si ha la netta sensazione - nel silenzio tombale delle Istituzioni regionali, troppo impegnate nelle strategie elettorali e nei viaggi romani - che un Molise così non abbia davvero nessun senso. Nel farlo faremo anche qualche domanda che, sappiamo, non riceverà mai risposta, ma noi la facciamo lo stesso.

Partiamo proprio dal "Caso Vigliardi" perché è uno di quei paradossi di fronte ai quali si resta senza parole, non per la complessità del caso, ma per l'ipocrisia dei protagonisti. Una delle poche cose che funzionano nel disastro della Sanità pubblica regionale è il reparto di Chirurgia dell'Ospedale "Veneziale" di Isernia e una delle prime domande che vengono immediate è, perché si sia pensato di destrutturare anche quello! La risposta è semplice ed è rintracciabile in quel progetto di smantellamento della sanità pubblica di questa regione, ben riscontrabile in ogni ambito della stessa. La domanda allora è: Perché lor signori della politica hanno messo su un teatrino come quello al quale abbiamo assistito per il caso Vigliardi? Era davvero così necessario investire tanto tempo ed energie in questo caso, a fronte della tragedia che la sanità pubblica regionale vive? I politici che sedevano in giunta, molti dei quali della Provincia di Isernia, mentre veniva dato indirizzo politico al protocollo d'intesa poi siglato con l'Università del Molise, a cosa pensavano mentre si prendevano quelle decisioni? A cosa pensava il sottosegretario della Giunta Regionale, con delega alla formazione e all'Istruzione, mentre si creava il Polo Universitario a Campobasso, ma si includeva in quelle scelte la Chirurgia di Isernia? Lo chiediamo perché, o erano distratti, o mal si concilia la loro presenza in quel consesso con le "Lettere ai Ministri" che hanno sbandierato alla Stampa nelle scorse settimane. 

L'altro grande capitolo è quello relativo alla medicina territoriale. 

Sono due anni che il Sindaco di Castelmauro, quello di Sant'Elia a Pianisi e quello di Cerro al Volturno, a fronte della demedicalizzazione delle postazioni del 118 presenti nei loro comuni, hanno tentato di sensibilizzare i loro colleghi, dicendo a chiare lettere che quello che stava succedendo nei loro comuni, presto o tardi poteva accadere anche ad altri. Ma sono rimasti "rari nantes in gurgite vasto", soli ed inascoltati, perché a tutti la situazione stava bene così, per la serie è successo a voi, ci dispiace ma non ci possiamo fare niente.

Oggi che la "mannaia" della demedicalizzazione sta colpendo un po' tutti  e quanto detto da quei Sindaci si sta verificando, tutti piangono... ultimo in ordine di tempo il 118 di Venafro, dove già era stato chiuso prima l'Ospedale, poi il Pronto Soccorso e poi il punto di primo soccorso; quello di Cerro al Volturno oltre che demedicalizzato (da due anni), ha rischiato di essere chiuso per un mese intero senza che nessuno sapesse niente ed è salvo solo grazie all'intervento dell'Amministrazione comunale sul filo di lana. Amministrazione che non era stata informata ufficialmente di nulla, che ha conosciuto il problema nell'ultimo giorno utile e che si è praticamente sostituita all'AsRem nel cercare e trovare una soluzione che permettesse di tenere aperto il 118; quello di Frosolone è stato demedicalizzato qualche settimana fa, quello di Agnone, dove l'Ospedale è stato ridotto ai minimi termini, è rimasto senza medico notturno per una settimana... Ma possono dormire sogni tranquilli ad Agnone perché qualche politico, che qualche settimana fa in diretta Tv ha detto, parlando del "Caso Vigliardi" testualmente che "la politica in queste cose non deve mettere bocca", ora invece, pare abbia intenzione di salvare l'Ospedale "Caracciolo". Sono i miracoli delle elezioni!

C'è poi da rilevare come per l'impiego delle risorse per la medicina territoriale del PNRR, le aree interne come quella della Valle del Volturno e dell'Alto Molise non siano state prese praticamente in nessuna considerazione, ma si siano riversate quasi esclusivamente nei centri più grandi.

La buona notizia è che - finalmente - dopo varie sollecitazioni - tanto tuonò che piovve, ci verrebbe da dire - i Sindaci si stiano rendendo conto che è ora di mettere mano praticamente, senza più proclami, alla questione e il prossimo 18 aprile, insieme agli amministratori dei Comuni della Regione si recheranno a Roma, dove potranno direttamente presentare al Ministro della Salute e, di conseguenza al Governo, la situazione drammatica che si vive in questo territorio. Potranno dire, finalmente, che è ora di capire che la gestione commissariale nel Molise ha miseramente fallito: ha raddoppiato il debito e smantellato la sanità; potranno finalmente dire che è ora di finirla di trattare questa regione come il ruotino di scorta, che non si può continuare ad ignorarla e ad ignorare le tante problematiche con cui ogni giorno sono costretti a fare i conti; potranno dire che le somme destinate al Molise per la Sanità non sono sufficienti, vanno aumentate come è stato fatto in altre regioni. Potranno dire che siamo da anni senza treni perché non si riesce ad elettrificare la tratta per Campobasso e quindi i treni da Isernia non partono e si viaggia in autobus e mulattiere dalla stazione di Roccaravindola... potranno dire - e speriamo lo facciano senza timori reverenziali - più di qualcosina!

E diciamo anche ai Sindaci, in questa circostanza, - non ce vorranno speriamo, altrimenti ce ne faremo una ragione - che è ora di finirla di pensare solo al proprio orticello e al proprio tornaconto elettorale, non si possono più sentire discorsi di "appartenenza territoriale", addirittura da parte di Sindaci in odore di candidatura a Governatore... il Molise va sanato nella sua totalità. Sono pochi i Sindaci che hanno finora fatto un discorso ad ampio raggio, sono tutti troppo concentrati sul pallottoliere a contare i voti... di questo passo non si andrà lontano, anzi, è già finita!

E vorremmo dire anche a lor Signori della politica regionale che questa volta candidarsi in Molise non sarà una passeggiata, perché la gente è stanca e perché quello che abbiamo visto fino ad oggi è davvero miserevole.

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