Caro carburante, blocco nazionale dei Tir da lunedì: scatta la protesta a oltranza dei camionisti

11.03.2022

«Causa di forza maggiore». Da leggersi anche come: «Costo del carburante insostenibile». Per questa ragione, a partire da lunedì 14 marzo, le società di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale tutti i loro servizi, con inevitabili ripercussioni sui rifornimenti di supermercati e tutto il comparto della logistica nazionale. A prendere l'iniziativa è Trasportounito secondo cui non si tratta nello specifico né di uno sciopero né di una rivendicazione particolare, bensì di un'iniziativa finalizzata a coordinare le manifestazioni sullo stato di «estrema necessità del settore». «La sospensione dei servizi si è resa inevitabile - si legge in una lettera inviata da Trasportounito a Palazzo Chigi, al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al presidente della Commissione di Garanzia in scioperi - anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti del settore trasporti, ovvero in addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire».

Situazione diversa in Sardegna dove invece 450 autotrasportatori senza sigle sindacali sono pronti a scioperare e protestare. Tra le iniziative che intendono mettere in campo, quella di parcheggiare i loro tir, camion e furgoni davanti ai porti e alle zone industriali per creare barriere e disagi e portare la loro protesta contro il caro carburante all'attenzione dei media. Saranno coinvolti anche gli scali di Cagliari, Olbia, Oristano e Porto Torres. L'appuntamento è sempre per lunedì e, stando alle informazioni che circolano, si comincerà all'alba. «Andremo avanti a oltranza», ha detto Gabriele Frongia, uno tra gli autotrasportatori che hanno organizzato la mobilitazione. I promotori hanno comunque assicurato che sarà una protesta pacifica. 

Sarà mobilitazione anche in Campania e coinvolgerà molte imprese del settore anche in Molise. 

Dopo una riunione, gli imprenditori dell'autotrasporto merci della Campania, in cui si è valutata la situazione in tutta la sua drammatica serietà, con i costi di produzione dei servizi di trasporto, con particolare riferimento al costo del carburante, che sono diventati insostenibili, e i costi d'esercizio che non si riescono a ribaltare alla merce e alla committenza, perché la categoria è debole contrattualmente in quanto mancano regole certe e applicabili. Premesso che la disposizione di legge in materia (comma 5, art. 83 bis, L. 133/2008), che prevede l'aumento del corrispettivo in presenza di variazioni del costo del carburante per almeno il 2%, non agisce perché, per come scritta, non è in grado di funzionare; che gli interventi economici assunti dal Governo, annunciati all'incontro del 24 febbraio scorso, per un valore di circa 80 milioni di euro, sono giudicati insufficienti; che la promessa del Governo, annunciata nel medesimo incontro del 24 febbraio scorso, di avviare immediatamente un confronto per istruire regole a tutela dell'autotrasporto, sono state disattese e che il costo contributivo e assistenziale del personale è diventato insostenibile. 

Considerato anche che l'innalzamento dei costi del carburante è talmente eccessivo da compromettere seriamente la tenuta finanziaria e quindi la sopravvivenza delle imprese; che le regole a favore dell'autotrasporto italiano non sono applicabili, mentre sui pericolosi regolamenti comunitari, che destrutturano ulteriormente il settore, non si sta discutendo; che il settore risulta istituzionalmente abbandonato: sulla carenza degli autisti, sui costi amministrativi e sulle procedure burocratiche in continuo peggioramento, sui disorganizzati uffici della motorizzazione civili per le revisioni... hanno deciso che da sabato 12 marzo le imprese di autotrasporto spontaneamente non sposteranno i propri mezzi fino a quando non si ripristineranno le condizioni, economiche e normative in grado di evitare l'indebitamento delle imprese di autotrasporto e hanno chiesto all'organizzazione di rappresentanza categoriale, Trasportounito, di attivare tutte le procedure possibili affinché Esse nei prossimi giorni producano immediatamente strumenti e regole a sostegno del settore.

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