Carte in Dimora: porte aperte a Venafro e Poggio Sannita

07.10.2022

Si tratta della "Dimora Del Prete di Belmonte" a Venafro e "Palazzo Iacovone" a Poggio Sannita

L'Associazione Dimore Storiche Italiane inaugura l'iniziativa "Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro", con le biblioteche e gli archivi storici privati che aprono le porte al pubblico sabato 8 ottobre 2022. L'iniziativa affiancherà "Domeniche di carta", altra manifestazione promossa dal Ministero della Cultura, prevista domenica 9 ottobre.

Carte in Dimora si inserisce nelle attività che ADSI promuove durante l'anno per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese.

Il loro indotto genera un impatto positivo su moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo.

La Dimora del Prete di Belmonte di Venafro (IS) aderisce all'iniziativa con l'esposizione di antiche pergamene notificate dalla Sovrintendenza Archivistica del Molise. Le visite, con prenotazione obbligatoria (0865. 900159), saranno fruibili dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16 di sabato 8 ottobre.

L'iniziativa, in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con l'Associazione Nazionale Case della Memoria nell'ambito delle manifestazioni volte a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archivistico e librario, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura.

A Poggio Sannita (IS), invece, il Palazzo Iacovone, apre al pubblico il prossimo fine settimana (sabato 8 e domenica 9 ottobre) sempre in occasione della manifestazione 'Carte in Dimora'.

Qui, i  visitatori potranno effettuare il percorso guidato all'antico frantoio ipogeo, d'epoca medievale tra i più antichi rimasti in Italia, tuffandosi nella secolare civiltà rurale. Nei sotterranei del palazzo, si trovano ancora la mastodontica pressa in legno, l'imponente ruota e vasca di molitura in pietra, gli attrezzi, gli otri scavati nei blocchi di roccia, gli utensili. Ma non solo. Nella casa che, nel 1771, diede i natali al chirurgo Cosmo Maria De Horatiis, medico di camera del Re Francesco I di Borbone a Napoli, massimo esperto italiano e propulsore dell'omeopatia, i turisti potranno vedere importanti testi, dal 1744 al 1943, e documenti unici, tra cui una delle due copie autentiche della Costituzione italiana pubblicata sulla Gazzetta ufficiale (l'altra è conservata all'archivio storico di Venezia). La dimora è stata oggetto di lavori di restauro, voluti dal proprietario, l'avvocato Domenico Iacovone, per preservarne le caratteristiche, far risaltare i materiali e le tecniche costruttive dell'epoca. Le visite, con prenotazione obbligatoria, saranno fruibili ad un numero massimo di 10 persone per volta, inizieranno alle ore 10 e avranno una durata di circa un'ora; proseguiranno fino alle 18, con un intervallo dalle 13 alle 16.

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