Castel San Vincenzo, torna la festa di San Michele

06.05.2022

Si spera nel bel tempo per ridare vita alla tradizionale festa in onore del santo Arcangelo

Dopo lo stop imposto dalla pandemia, torna a Castel San Vincenzo la festa di San Michele Arcangelo, l'8 Maggio, il giorno cioè in cui, secondo la tradizione, nel 490 l'Arcangelo apparve al ricco pastore del Gargano Elvio Emanuele e una seconda volta il 29 settembre del 492 al Vescovo di Siponto per suggerirgli come dovevano difendersi dai soldati di Odoacre.

La festa di San Michele è da sempre molto cara alla comunità di Castel San Vincenzo, è una di quelle circostanze nelle quali anche chi vive in altre regioni per scelta o per lavoro, torna al paese per celebrare la festa del Santo Arcangelo, alla quale si preparano con la novena.

Certo non è più come un tempo... quando cioè si poteva raggiungere il piazzale Fonte Giliardi, tradizionalmente detto "Alla Font G'liard", quando la provinciale non era interdetta al traffico a causa della caduta massi che ormai da anni paralizza una delle zone più belle del nostro territorio, - senza che la politica riesca ad occuparsene davvero e risolvere il problema, se non imponendo un divieto - quando la festa di San Michele, con la sua tradizionale e molto particolare e sentita salita all'Eremo con la statua del Santo in spalla, dopo aver oltrepassato il fiume, lungo un sentiero irto e scosceso, capace di mettere a dura prova le buone intenzioni di chiunque, ma non dei portatori. E poi la celebrazione della santa Messa, e poi canti, balli, giochi... veri momenti di festa.

Ricordi di un passato, neppure troppo lontano, che comunque cerca di resistere, grazie all'impegno dei più giovani soprattutto, che cercano di mantenere viva la tradizione, seppure con i limiti imposti dalle circostanze. Ma puntualmente la festa torna... anche quest'anno dopo lo stop imposto dalle restrizioni a causa del Covid, sperando nel bel tempo, la festa torna.

Il programma prevede, come da tradizione, la celebrazione della Santa Messa alle ore 11.00 nella chiesa di San Martino presieduta dal parroco p. Etienne, dopo la quale in processione si sale verso l'Eremo, fino allo spiazzale di fronte al ripartitore dell'acquedotto Campate-Forme (dopo il quale la strada è interdetta), dove all'arrivo sarà celebrata nuovamente la Santa Messa e dove si concentrerà la festa, con il pranzo e i giochi.

Alle 14.30 il programma prevede la partenza per l'Eremo con la statua del Santo.

Al ritorno, a partire dalle ore 17.30, sono previsti giochi popolari, fino alle 19.00 quando partirà la processione di rientro, dopo la quale, verso le 21.30, ci sarà lo spettacolo pirotecnico che sarà possibile ammirare da piazza Umberto I.

In caso di maltempo, la festa sarà rinviata.

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