Collettiva d'arte: "Parlami di Dante attraverso la Divina Commedia"

09.06.2021

Inaugurazione nella Galleria Spazio Arte Petrecca, Corso Marcelli nr. 180 ad Isernia, venerdì 11 giugno alle ore 18.30

Dopo una lunga selezione che ha visto partecipare ben 90 artisti, la giuria composta da :

- Cecilia Paolini - Storica d'arte e docente presso galleria Art Gap
- Roberta Melasecca - Architetto, curatrice ed editrice
- Gian Ruggero Manzoni - Artista e docente universitario
- Federica Fabrizi - Storica, critica e CTU del Tribunale di Roma
- Gioia Cativa - Storica e critica d'arte
- Francesco Mutti - Critico d'arte
- Roberto Sottile - Critico d'arte
ha scelto i 20 finalisti che esporranno le loro opere in omaggio al sommo Poeta.

Ecco l'elenco : Eleonora Bona, Marisa Pia Poscia, Francesca Brivio, Barbara Cappello, Angelo Carmisciano, Umberto Carotenuto, Giuseppina Caserta, Giancarlo Civerra, Francesco Laura, Roberto Franchitti, Manuel Malatesta, Erika Marchi, Ettore Marinelli, Maya Pacifico, Leonardo Pappone, Elisa Rossoni, Monica Sarandrea, Tina Sgrò, Michele Stagni, Keziat Terracciano.

Parlami di Dante attraverso la Divina Commedia

È l'evento organizzato dalla Galleria Spazio Arte Petrecca in collaborazione con l'Associazione SM'ART - l'arte sm e Officine Cromatiche - Fotoamatori Isernia. A cura di Carmen D'Antonino e con il patrocinio del Comune di Isernia e la Regione Molise.

Tra gli artisti finalisti, anche Leonardo PAPPONE "Leopapp" con l'opera dal titolo "La città degli Inferi".

Racconta l'artista, con questo lavoro realizzato espressamente per tale evento su pannello telato m. h. 60 cm. x l. cm. 71 anno 2021 , " di una immaginaria forma di espiazione o castigo del genere umano, che partendo da una ricostruzione coinvolge l'intera umanità, senza distinguo in questa voragine qui rappresentata da un agglomerato urbano indefinito che, alla base arde ed espia i suoi peccati capitali, unendo tutti e nove i gironi nei quali Dante Alighieri immagina sia suddiviso l'inferno: grattacieli che si squarciano e diventano rovine e detriti, come un po' la deriva di questa società che stenta ad affermare valori di vera solidarietà condivisi e riconosciuti a tutti ".

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