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17.12.2021

Stop anche si bus sostitutivi sulla tratta Sulmona-Carpinone

Dal 13 dicembre sono stati soppressi gli autobus sostitutivi che percorrevano l'itinerario della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, privando gli abitanti del territorio alto molisano del collegamento per raggiungere i centri di Isernia e Castel di Sangro (L'Aquila).

Lo denuncia Francesco Lombardi, consigliere comunale di San Pietro Avellana (Isernia) e presidente della Riserva della Biosfera MaB Unesco Alto Molise che, nel contempo, lancia l'appello ai sindaci, da Piero Castrataro di Isernia al primo cittadino di Castel di Sangro Angelo Caruso, affinché si attivino per chiedere il ripristino delle corse.
"In un periodo storico in cui i piccoli comuni si spopolano e si cercano soluzioni per combattere lo spopolamento, in particolare delle zone interne dell'Appennino molisano - dichiara Lombardi - si scopre che altri servizi utili sono stati cancellati, in sordina". 

Lombardi evidenzia "il grave disservizio causato dalla Regione Molise, che ha deciso di non finanziare più, all'improvviso, l'attività di mobilità interna garantita dai pullman". Gli autobus, istituiti con la chiusura del servizio di trasporto ordinario dei treni sulla ferrovia Sulmona-Carpinone, oggi meta di turismo su rotaie grazie ai viaggi organizzati sulla cosiddetta 'Transiberiana d'Italia', collegavano fino a qualche giorno fa i comuni di Castel di Sangro, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovilli, Pescolanciano, Sessano del Molise, Carpinone e Isernia. Otto corse giornaliere, 4 verso Isernia e 4 verso Castel di Sangro, utili per gli abitanti di una vasta area. "Con l'avvento dell'orario invernale - prosegue Lombardi - l'assessorato ai Trasporti del Molise ha sospeso i treni. Sul sito di Trenitalia non è segnalato nulla. Semplicemente da lunedì 13 dicembre non ci sono più soluzioni di viaggio".

Certo questa è una notizia che si commenta da sola... una prova in più, se mai ve ne fosse bisogno, per testimoniare l'incapacità di questa regione, che perde popolazione giorno dopo giorno. di restare in piedi reggendosi sulle sue gambe. 

Rischiamo di sembrare ripetitivi, ma dopo il disastro sanitario e quello turistico con lo spettacolo che la nostra regione ha dato lo scorso 8 dicembre a Campitello Matese, quello dei trasporti è una autentica cartina di tornasole. Forse, o senza forse, qualcuno davvero dovrà iniziare a porsi delle domande e magari ad individuare le possibili risposte... magari cambiando la domanda da "su quale poltrona potrò sedere?" a "quale futuro per questa sfortunata regione?"... perché quella su cui ci si è avviati (da un bel po' in realtà) è una via senza prospettive e senza orizzonte.

Hanno scritto dal canale Facebook "Il binario 20bis", una community seguita da oltre 16.500 persone: "Trenitalia ci odia, Trenitalia detesta il Molise e tutti i posti simili. Non sono remunerativi, non fanno cassa, sono un peso, una zavorra da scaricare.

Trenitalia trascura, sopprime, sospende, elimina tratte ferroviarie e sostitutive dalla mattina alla sera. È accaduto anche alla tratta Sulmona-Carpinone, una delle più caratteristiche linee su rotaia d'Italia, già privata da anni della circolazione dei treni, dallo scorso 13 dicembre anche di quella dei bus. Interi paesi su quella direttrice non vedono più passare neanche i pullman sostitutivi, con l'inevitabile conseguenza di ulteriore isolamento logistico, anticamera di quello sociale.

La cosa grave è la sospensione del servizio, la cosa ancora più grave è non averlo detto, non aver dato tempo a quella gente di organizzarsi mentre veniva meno un servizio essenziale. Il capitalismo corre sui binari e non guarda in faccia a nessuno, soprattutto agli ultimi, a quelli che non garantiscono entrate. Trenitalia è un'azienda che cerca il profitto e i piccoli paesini del Molise non assicurano sbigliettate. Quindi ciao.

Ciao anche ai Frecciargento e ai Frecciabianca da Termoli verso Milano e verso Lecce, sostituiti da fiammanti Frecciarossa. Su gran parte del percorso la velocità raggiungibile e la stessa, il tempo di percorrenza è praticamente invariato, ma indovinate cosa sale? Il prezzo, il rosso costa di più".

Benvenuti in Molise!

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