Con te non ci gioco più!

19.04.2021

Accogliamo il "Punto di vista" di un nostro lettore, che condividiamo in pieno e ben racconta il sentire comune.

di Felice Ciccone

Alcune grosse aziende europee alle quali non piace il calcio, ma lo sfruttano, con il bilancio pieno zeppo di debiti e che sono sull'orlo del fallimento, hanno stabilito di modificare le regole dello sport più popolare e seguito d'Europa per fondare una mostruosità che si chiama Superlega, finanziata anche dalla JP Morgan, la banca più grande del mondo.

Una selezione "accurata" delle squadre (economicamente) più prestigiose d'Europa per formare e disputare un torneo esclusivo dei ricchi al quale, ovviamente, le provinciali non potranno accedere.

Quindi, per capirci, mai più scudetti vinti dal Cagliari, dal Verona, dal Leicester, dalla Fiorentina, ecc.

Il calcio non appartiene alle Superleghe, non appartiene alle borse, il calcio è della gente.

L'auspicio non è solo che questa cosa non si verifichi, ma che si possa tornare ad un calcio popolare fatto di passione, di dilettantismo, di biglietti a prezzi popolari, con al centro la gente, il tifoso, le piazze e non le banche, il marketing e i supercampioni con stipendi miliardari.

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