Conoscere e salvaguardare il patrimonio idrico
Attiva l'indagine del Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno sul patrimonio idrico locale. Un filone di inchiesta che si inserisce nel discorso più ampio e sempre caldo dell'acqua intesa come bene comune
![Alle sorgenti del Volturno](https://6676e291f5.clvaw-cdnwnd.com/cd9062499157b882fe4a265a12a2bcd4/200003366-176b8176ba/maxresdefault-4.jpg?ph=6676e291f5)
L'accesso universale all'acqua potabile è fondamentale per promuovere la dignità della persona umana ed è sempre stato una delle priorità intorno alle quali si è sviluppato un grande dibattito. Anche Papa Francesco aveva ricordato che: "L'accesso all'acqua potabile è un diritto umano fondamentale e universale, poiché è essenziale per la sopravvivenza umana e, come tale, è una condizione per l'esercizio degli altri diritti umani".
Il nostro mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all'acqua potabile, perché viene loro negato il diritto a una vita coerente con la loro inalienabile dignità. Guardando poi all'epoca contemporanea, è impossibile non notare che, nonostante il progresso tecnologico, l'accesso alle risorse idriche potabili non è alla portata di tutti.
![La difficoltà di reperire acqua potabile in Africa](https://6676e291f5.clvaw-cdnwnd.com/cd9062499157b882fe4a265a12a2bcd4/200003372-248a7248a9/cq5dam.thumbnail.cropped.750.422-6.jpeg?ph=6676e291f5)
Un gap che ora risulta ulteriormente aggravato dagli effetti nocivi del cambiamento climatico e dall'attuale crisi sanitaria da Covid-19 che ha ampliato le disuguaglianze sociali ed economiche, evidenziando i danni causati dall'assenza o dall'inefficienza dei servizi idrici tra i più bisognosi.
Di qui, nasce l'esigenza di comprendere che l'accesso universale all'acqua potabile e ai servizi igienici non è solo una priorità urgente, considerata la necessità di ridurre i rischi di emergenze sanitarie globali, ma è anche una grave responsabilità condivisa da tutti, affinché ognuno possa godere di una vita dignitosa.
Anche a livello locale è vivo il dibattito. E forse, proprio a livello locale c'è da porvi la più grande attenzione, affinché quello che sembra sempre essere "tema di altri" divenga il prima possibile "tema di tutti".
![Le "Quattro Cannelle" di Venafro (IS)](https://6676e291f5.clvaw-cdnwnd.com/cd9062499157b882fe4a265a12a2bcd4/200003373-b07eab07ec/Quattro-Cannelle-780x410.png?ph=6676e291f5)
E' ciò che ha inteso fare il CISAV avviando una indagine conoscitiva al fine di favorire la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio idrico locale e promuovere un uso responsabile delle acque.
"Ci interessa - hanno sottolineato dal CISAV - cogliere il punto di vista di ciascuno/a, indurre a riflettere sullo stato delle acque, sull'esperienza che ci lega ai fiumi, ai ruscelli, ai bacini, alle sorgenti, alle fontane... il territorio!
Affinché diventino patrimonio comune è necessario prendersene cura, assumendo consapevolezza del loro stato di "salute" e condividendo strumenti e azioni comuni volti al contrasto di ogni forma di abuso e oltraggio (appropriazioni illecite, abbandono, incuria, inquinamento...)".
L'indagine che troverete cliccando il link riportato qui di seguito (https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfR3Gbwe6JMhQTmhS8nUbS_sT7LODzlDBTdnEwDQp8G7hGMhw/viewform) è anonima e i dati saranno elaborati ai soli fini della ricerca... ed è espressione del lavoro che il CISAV intende proporre al territorio e per il quale intende proporsi al territorio... non c'è azione che sia veramente efficace senza una necessaria e approfondita conoscenza. Di qui l'importanza di questa indagine.
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