Consulta Comunale dell'Ambiente della Città di Venafro. Proviamo a capire!
Dopo aver accolto favorevolmente la notizia riguardante l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio comunale, nella seduta di venerdì 25 giugno, del Regolamento della Consulta comunale dell'Ambiente della Città di Venafro, abbiamo provato a capirne di più e abbiamo rivolto qualche domanda preliminare al Presidente di "Città Nuova", - che dell'idea è in qualche modo fautrice - Gian Marco Di Cicco...
Presidente, proviamo a capire il senso: in cosa consiste questa Consulta?
Innanzitutto bisogna precisare che la Consulta sarà composta da tutte le Associazioni che da Statuto si occupano di tutela ambientale e che da anni si battono per la tutela del nostro territorio. La sede delle associazioni dovrà essere Venafro. La consulta serve a coadiuvare l'Amministrazione Comunale nelle politiche di salvaguardia ambientale e da coordinamento tra le diverse Associazioni ambientaliste del territorio.
Come è nata l'idea?
L'idea è nata dall'esperienza ultradecennale di "Città Nuova" a tutela dell'ambiente. Da anni ci occupiamo dell'inquinamento della Piana venafrana ed è doveroso conservare gli sforzi che la cittadinanza compie rispetto anche a chi ignora le nostre istanze. La creazione di un organo istituzionale è garanzia di democrazia e di partecipazione.
Quali sono le iniziative messe in cantiere e quali le priorità?
L'approvazione del regolamento in sede di consiglio comunale è il primo passo. È necessario andare avanti ma siamo fiduciosi. Il sindaco, l'assessore Ottaviano e l'amministrazione si sono dimostrati molto favorevoli ad accogliere questa istanza per il bene della collettività.
In che modo può incidere sulla cura dell'ambiente a Venafro dove si continuano a registrare enormi problemi dal punto di vista ambientale?
Venafro ha enormi problemi sul piano dell'inquinamento atmosferico, del suolo e delle acque, mi riferisco soprattutto al torrente Rava. Coordinare e collaborare per assicurare delle politiche utili alla tutela ambientale è necessario in un contesto in cui l'incidenza sulla salute dei cittadini delle fonti inquinanti è drammatica. Se le associazioni coinvolte e l'amministrazione si danno da fare sul territorio con azioni concrete, forse si può rovesciare una logica di potere che ha indotto molti all'omertà.
Quali possono essere le prospettive?
Le prospettive. Ci auguriamo che entro l'autunno la consulta potrà essere operativa. Auspichiamo che presto sarà pubblicato il bando così da indurre le Associazioni a partecipare.
L'amministrazione comunale oltre a recepirlo e votarlo ha già indicato un piano di operatività?
L'amministrazione ci sta dando una mano a rendere attuabile questo
progetto. Siamo soddisfatti ma è utile continuare ad agire. Un esempio per
tutti è ad esempio che nonostante molti esposti presentati, il Rava continua ad
essere inquinato. All'ordine del giorno, si verificano avvistamenti di strane
schiume e sostante nelle acque del torrente. Venafro è circondata da
inceneritori e un cementificio che rappresentano una rovina per il territorio.
La raccolta differenziata sta andando avanti egregiamente ma è utile
predisporre delle azioni per favorire la cultura del riciclo. Certamente,
un'azione sinergica tra comitati e Amministrazione sarebbe utile per chiedere
ai cittadini di Venafro di "schierarsi" per la salute.
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