Corso Lis dell'OdG Molise. Concluso il primo step

05.08.2021

Il 28 agosto avrà inizio il primo step per il secondo gruppo di Giornalisti iscritti e il secondo step per il gruppo che ha concluso oggi la prima parte. Presente al corso anche la nostra testata.

di Paolo Scarabeo

Si è conclusa oggi la prima sessione di studio del Corso Lis per giornalisti, proposta dall'Ordine del Molise, con il Presidente Cimino in prima linea, nella proposta di un corso che più volte ha voluto definire "un corso di civiltà". Quaranta ore di introduzione alla lingua dei segni propedeutiche ad un itinerario molto più articolato che sarà sviluppato nel corso dei prossimi mesi e già dalla fine di quello in corso. 

Alla scuola della docente Nicolina Eremita, circa 15 giornalisti hanno portato oggi a termine con grande soddisfazione il primo step di sensibilizzazione e introduzione alla Lingua Italiana dei Segni (Lis). Un percorso avvincente e ricco che ha avvicinato, anche grazie alla grande capacità empatica e profonda preparazione della docente, i giornalisti ad una realtà e ad un mondo, quello dei sordi, che nella nostra regione è totalmente tagliato fuori dall'informazione. Un itinerario di avvicinamento ad una lingua e ad un mondo, che, non senza difficoltà, ha permesso una alfabetizzazione che sarà la base su cui si poggerà il secondo ciclo che avrà inizio il prossimo 28 agosto.

In prima linea il Presidente dell'OdG del Molise Vincenzo Cimino che ha spinto molto affinché il corso potesse concretizzarsi e proporsi come momento formativo importante per dare nuova linfa al mondo dell'informazione regionale ed essere sprone ad innovarsi e rendersi inclusivo nei confronti di chiunque soffra disabilità, "affinché nessuno resti indietro".

"Noi dobbiamo chiedere scusa - ha detto senza mezzi termini Cimino - a questa comunità, quella dei sordi, che è tagliata fuori dall'informazione. Siamo arrivati molto in ritardo su questo punto, però meglio tardi che mai. Ma c'è da dire anche un'altra cosa, io non definisco questo un 'corso formativo', io lo chiamo 'corso di civiltà' perché quando sbagliamo abbiamo bisogno anche di saper chiedere scusa a chi vive una disabilità acclarata".  

Special guest dell'ultimo incontro è stato Michele Buscio, un giovane sordo oralista, un concentrato di simpatia e umanità straordinarie che si è intrattenuto con i giornalisti per alcune ore, condividendo la sua esperienza, la sofferenza di chi nella propria regione si è visto "chiudere le porte" anche da quelle istituzioni che per prime dovrebbero farsi carico della formazione di tutti, senza mai escludere nessuno, tanto da indurlo a recarsi in un'altra regione per compiere i suoi studi, condividendo i suoi progetti e i suoi sogni. 

Michele si è poi intrattenuto con tutti e singoli i presenti in un breve "dialogo" in Lis, dispensando suggerimenti e permettendo a tutti di misurarsi  con i progressi fatti durante il corso. Una esperienza davvero unica che rende, se possibile, ancora più unica e straordinaria l'esperienza di quell'ascolto capace di costruire ponti tra le persone.

"E' stata una mattinata bellissima - ci ha detto uno dei partecipanti - che grazie alla presenza di Michele ci ha fatto comprendere ancora meglio l'importanza e la bellezza di questo percorso che abbiamo intrapreso da alcune settimane. Sappiamo di essere ancora lontani dalla possibilità di padroneggiare la lingua dei segni, cosa che richiede uno studio attento e approfondito, ma nel contempo sappiamo anche di aver mosso dei primi, piccoli passi inclusivi nei confronti di tante persone in questo meno fortunate di noi".   

Anche per Michele quella di questa mattina è stata "una prima volta"... una prima volta di incontro con i giornalisti con i quali però si è instaurato immediatamente una sintonia straordinaria.

"Un onore e piacere - ha scritto Michele sulla sua pagina FB su cui è seguito da oltre 25.000 follower - aver incontrato i giornalisti della regione Molise che hanno partecipato con grande interesse e curiosità al corso di sensibilizzazione della lingua dei segni italiana. Inoltre ci tengo a ringraziare di cuore la mia collega d'interprete LIS Nicolina per l'ospitalità speciale, dove ho raccontato la mia storia, soprattutto ho evidenziato l'importanza dell'utilizzo delle parole corrette nei giornali e negli articoli. Inoltre ringrazio i giornalisti per l'attenzione e l'intervista. Concludo nel dire che è stata una giornata piacevole, positiva e ricca di emozioni". 

Insomma, c'è chi dice che il buongiorno si vede dal mattino... e noi abbiamo vissuto una gran bella "giornata"... certo preludio a quelle interessantissime che ci attendono già dalla fine di questo mese.

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