Cristo è risorto. E' risorto in verità!

04.04.2021

di Paolo Scarabeo

Incontrare il Risorto! La fede cristiana si gioca tutta qui! È cristiano chi, in un giorno benedetto della sua vita, ha incontrato il Cristo Risorto, ha incontrato il Crocifisso Risorto! Non c'è altra possibilità!

È solo l'incontro con Cristo che trasforma l'uomo in cristiano...differentemente, è uno a cui sono state dette delle cose bellissime ma che possono avere il sapore delle "belle parole consolatorie" per tanti, della "perfetta costruzione teologica" per altri, o del "mito" da cui bisogna ricavare dei bellissimi insegnamenti morali per altri ancora.

No! La Pasqua non è tutto questo! La Pasqua è incontro con Colui che, nei santi giorni della Passione, contempliamo nel suo amore fino all'estremo, un amore che narra Dio e che incontriamo nella fede, ma in un vero incontro di cui non si può più dubitare fino in fondo.

La Pasqua annuale è la celebrazione di quei fatti straordinari che avvennero, sotto questo nostro cielo, nella primavera dell'anno 30 ma è, per ciascun cristiano, la memoria viva di quell'incontro con il Risorto che ha fatto sì che quei "fatti" di quel lontano aprile fossero significativi e trasformanti per la propria vita concreta.

L'unica cosa che può rendere quei fatti lontani "fatti" della mia vita è l'incontro con Lui, con il Crocifisso Risorto, è incrociare lo sguardo di Lui, è sentire che il suo amore ha toccato la mia vita ed il mio peccato, che la sua Risurrezione mi apre il sentiero di una vita altra, illuminata di bellezza; una vita non esentata dalla fatica della fedeltà, e neanche dalle ombre del dubbio e della miseria, ma con un potenziale immenso nella memoria di quell'incontro fontale con Lui. È lì che devo correre ogni qual volta si profilano all'orizzonte i giorni cattivi, ogni qual volta la mia povertà offusca la luce della vita nuova; e se ritorno lì, risento la sua voce colma di tenerezza che in quel giorno salutò proprio me, che mi chiamò per nome e nulla fu più come prima! E questa santa memoria mi salva.

Il racconto dei Vangeli raccorda, con grande intelligenza spirituale, l'annunzio del kerygma all'incontro personale con il Cristo; non possono stare l'uno senza l'altro.

Oggi, come Chiesa, dobbiamo davvero renderci conto di questo: tanti hanno sentito dire "Il Crocifisso è risorto!"... e in questi giorni lo si ripeterà a volte come uno stanco ritornello, ma quanti L'hanno incontrato?

L'annunzio della Chiesa deve sentire l'urgenza di condurre gli uomini del nostro tempo alle soglie dell'incontro con lo sguardo misericordioso di Cristo, con la sua parola rivolta ad ogni uomo. Il timore e la gioia grande delle donne certo diverranno un "timore sacro e dolce", che è proprio il contrario della paura, e diverranno una "gioia indicibile", non raccontabile mai a pieno; e chi ha incontrato il Signore sa quanto è difficile ridire quell'esperienza.

Quando si incontra il Risorto si provano questi sentimenti; provengono dal sentirsi amati al di là di ogni possibile sogno di amore, al di là di ogni possibile desiderio di essere accolti e perdonati.

La gioia che la Pasqua rinnova nel cuore di chi Gesù l'ha incontrato davvero è la gioia di sapere che la via dell'amore ostinato di Gesù, la via dell'amore che Lui percorseostinatamente, non è vana; gli uomini pensarono (e pensano!) alla Sua come ad una via perdente, inutile, risibile; invece è proprio e solo quella la via che conduce alla vita, e crea il mondo nuovo.

Oggi è Pasqua ed è il giudizio di questo mondo!

Sì, la Risurrezione pronunzia il giudizio di Dio sul mondo: gli uomini hanno inchiodato Gesù alla croce, condannandolo come falso Messia e venditore di illusioni, incapace di offrire vita e salvezza...Dio, risuscitandolo all'alba di questo giorno santissimo, dice il suo sì a Gesù e alla sua umanità, dice sì alla via apparentemente perdente del Messia Crocifisso!

E noi che l'abbiamo incontrato vivente possiamo dire: è proprio così! La via della croce, la via dell'amore è vittoria! Vittoria paradossale, non sotto il segno di questo mondo, ma vittoria vera! E noi che l'abbiamo incontrato risorto possiamo dire, con una gioia che il mondo non può capire: Cristo è risorto! È risorto in verità!

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