Decreto aiuti, previsto anche un bonus unatantum da 200 euro contro il ‘caro vita’

03.05.2022

Il contributo una tantum anche per migliaia di molisani tra dipendenti, autonomi e pensionati con reddito fino a 35mila euro

Un decreto legge aiuti lievitato di ora in ora, dai 6-7 miliardi di euro della mattina, come aveva accennato il presidente del Consiglio Mario Draghi nell'incontro con i sindacati, ai 14 miliardi del provvedimento uscito lunedì sera dal Consiglio dei ministri. Un pacchetto di misure presentato in una articolata coferenza stampa definita addirittura "programmatica" da molti. Risorse in più trovate grazie all'aumento dal 10 al 25% della tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche.
Ma, quando sembrava tutto risolto, ecco il colpo di scena: il decreto è stato approvato senza il voto dei ministri 5 Stelle, contrari alla norma che prevede la realizzazione di un termovalorizzatore a Roma. Il decreto dispone interventi a favore di imprese e famiglie, con alcune novità rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni. La più importante è il bonus una tantum da 200 euro sulle retribuzioni e sulle pensioni fino a 35mila euro lordi. 

Un primo provvedimento per prorogare il taglio delle accise (di circa 30 centesimi al litro) sui carburanti fino all'8 luglio, con la riduzione a zero per metro cubo della specifica accisa e una sforbiciata all'Iva dal 22% al 5%. Un secondo maxi-pacchetto da oltre 50 articoli per alleviare il carico di bollette e prezzi delle materie prime e garantire nuova liquidità alle imprese in crisi, ma anche per semplificare le procedure per le rinnovabili e prorogare al 30 settembre il raggiungimento del 30 per cento dei lavori nelle abitazioni unifamiliari (le cosiddette villette) per utilizzare il Super-bonus.

Il tutto finanziato con circa 14 miliardi di euro, senza ricorrere allo scostamento di bilancio. Una richiesta che va incontro al pressing di Pd (con Enrico Letta che parla di tassa "pesante" per garantire un "assegno energia" ai cittadini) e grillini per elevare il contributo di quelle aziende che hanno fatto utili enormi con i prezzi di gas e petrolio arrivati alle stelle da mesi.

In primo piano restano gli interventi per calmierare il prezzo di elettricità e gas. Per le famiglie meno abbienti, oltre agi aiuti per affitti e trasporti pubblici, verrà rinnovato il bonus sociale per il terzo trimestre 2022 per coloro che abbiano un Isee fino a 12.000 euro. Con il benefit aggiuntivo della retroattività: i maggiori importi pagati in attesa della certificazione di reddito saranno automaticamente compensati nelle bollette successive.

Ci saranno poi 200 euro "una tantum" per 28 milioni di italiani tra dipendenti, autonomi e pensionati con reddito fino a 35mila euro.

Per le imprese energivore e gasivore viene rinnovato il credito d'imposta contro il caro energia. E sempre per le attività economiche con rapporti con la Russia vengono allungati i fondi di garanzia della liquidità, grazie al temporary framework, la deroga agli aiuti di Stato approvata dall'Ue. Contro il caro materie prime scatta la revisione dei prezzari da parte delle Regioni per i lavori pubblici da avviare, ma anche per i cantieri aperti. Vengono stanziati 3 miliardi di euro per "fronteggiare gli aumenti dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori".

Nel provvedimento un capitolo intero è dedicato allo snellimento degli iter autorizzativi per la produzione da eolico e fotovoltaico, ma anche per tenere attivi gli impianti a carbone. E per realizzare più velocemente gli elettrodotti di Terna. Mentre un'altra sezione è dedicata ai sostegni per Comuni, Province e città metropolitane e ambiti sanitari per i costi in aumento delle loro bollette energetiche.

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