Decreto Covid, la Lega minaccia di non votare: «Solo con coprifuoco alle 23»

21.04.2021

Sale l'attesa per le decisioni del Governo in vista delle annunciate e tanto attese riaperture del 26 Aprile. Ma sale anche la tensione tra le forse di Governo. A fare pressione è il leader della Lega Matteo Salvini che chiede con forza di per spostare il coprifuoco di un'ora.

A qualche ora dalla riunione dell'esecutivo avrebbe inviato un sms al premier Mario Draghi, dicendogli: «Sono pronto a non votare il decreto se il coprifuoco non sarà spostato alle 23». Un avvertimento, riportato da la Repubblica, appoggiato anche da svariati presidenti delle Regioni, come il ligure Giovanni Toti e il veneto Luca Zaia che già durante la consueta conferenza stampa di metà mattinata avrebbe detto: «Se la domanda è se possiamo continuare con queste restrizioni all'infinito, la risposta è no».

Possibilista è anche la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. «La possibilità di spostare il coprifuoco alle 23 può favorire un'attività di ristorazione meno concentrata e favorire il fatto che non si creino assembramenti», ha detto nel corso di un'intervista a Sky Tg24. «Spero quindi si possa posticipare alle 23»

Dunque, proroga del coprifuoco dalle 22 alle 23, ripresa delle attività individuali in palestra e in piscina, e ripartenza dei matrimoni. Sono queste le modifiche ribadite al Governo dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per il decreto Covid che dovrà essere approvato nel Consiglio dei ministri di oggi. Un vertice di governo che si preannuncia particolarmente teso sul fronte delle riaperture.

Le Regioni hanno chiesto anche di «consentire, nel rispetto dei protocolli di sicurezza - per il contenimento del Coronavirus -, la ripresa dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all'aperto, senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione». Ma anche «l'avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l'uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all'aperto e degli eventi sportivi all'aperto».

Tutto questo sperando che tanta fretta non pregiudichi i sacrifici di un anno intero.

Intanto sale la preoccupazione nel Molise dove, secondo alcune anticipazioni, l'indice RT sarebbe in risalita. Dallo 0,79 della scorsa settimana, a causa dell'aumento dei contagi registrato soprattutto tra Bojano e Campobasso, sarebbe in risalita. C'è da capire se supererà la soglia di 1 che farebbe restare la regione in zona Arancione. Si conoscerà la risposta non prima di venerdì 23. Frattempo si spera.

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