Decreto Legge "Sostegni Bis". Approvato Odg dell'onorevole Testamento

16.07.2021

Serve accelerare sul reclutamento di personale. Il Ministro Speranza e la Commissaria Degrassi intervengano sull'Asrem.

«Durante l'esame del decreto legge "Sostegni - bis" è stato accolto un mio Ordine del giorno che impegna il Governo a valutare l'opportunità di mettere in atto, attraverso la Commissaria ad acta alla sanità Flori Degrassi, ogni utile iniziativa volta ad accelerare l'attuazione delle procedure di reclutamento del personale medico e sanitario in Molise, nonché a prevedere, nelle more del loro effettivo completamento, soluzioni alternative in grado di supportare validamente il sistema sanitario pubblico e costituire un elemento di svolta decisivo nella garanzia del diritto alla salute dei molisani, anche in relazione al recupero delle lunghe liste d'attesa causate dalla pandemia da Covid19». Lo dichiara in una nota Rosa Alba Testamento, parlamentare molisana alla Camera dei Deputati.

«Recentemente - continua la parlamentare - la Corte dei Conti ha certificato in uno dei sui report che in Molise già prima della pandemia i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) non erano garantiti, soprattutto per la cronica carenza di personale e il non completamento o, addirittura, non attivazione di molti bandi di concorso da parte dell'Azienda Sanitaria Regionale. A fronte di questa situazione - prosegue - è chiaro che molti cittadini saranno costretti a rivolgersi alle strutture private accreditate per vedere soddisfatta la propria domanda di salute. Quelle stesse strutture che, pur garantendo un importante servizio alla comunità sono allo stesso tempo con i loro elevati extrabudget la causa principale del dissesto finanziario del sistema sanitario pubblico in Molise».

«Le norme che nel decreto legge "Sostegni -bis" consentono di fare ricorso, ancora una volta, ai privati accreditati per le prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale non erogate a causa del Covid19 non solo pongono solide basi per la produzione di ulteriore disavanzo sanitario, ma vanno in direzione totalmente opposta rispetto a quello di cui il Molise ha veramente bisogno e cioè nuove assunzioni di personale qualificato. Questo è francamente inaccettabile. Il Ministro Speranza e la Commissaria Degrassi intervengano sull'Asrem - conclude Testamento.

L'Ordine del giorno

La Camera, premesso che:

l'articolo 26 del decreto legge in esame detta norme specifiche al fine di consentire un più veloce smaltimento delle liste d'attesa in merito alle prestazioni di ricovero ospedaliero e a quelle specialistico ambulatoriali non erogate nell'anno 2020 a causa dell'intervenuta emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS -COV -2;

nello specifico l'articolo 26 individua come strumenti prioritari da utilizzare per le finalità di cui sopra quelli previsti dai commi 2 e 3 dell'articolo 29 del decreto legge 14 agosto 2020, n.104 convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n.126. In caso di impossibilità all'utilizzo di tali strumenti si stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano possono integrare gli acquisti di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato in deroga all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n.135;

considerato che:

secondo un recente rapporto della Corte dei Conti Calabria e Molise, le due regioni sottoposte attualmente a commissariamento sanitario, non sono in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA), già da prima che scoppiasse la pandemia, e questo avviene soprattutto a causa della mancanza di personale;

ciò produce inevitabilmente uno stato - per dirla in maniera eufemistica - comatoso della sanità pubblica in entrambe le regioni e, a fronte della cronica carenza di personale e del non completamento di molte procedure di reclutamento, nonostante l'emergenza pandemica dell'ultimo anno e mezzo, è chiaro che le norme di cui sopra creano le condizioni affinché i cittadini siano costretti a rivolgersi alle strutture private accreditate, le stesse che in molte situazioni, al netto dell'importante servizio che garantiscono alle comunità, sono i soggetti che drenano una gran fetta di risorse alle strutture pubbliche;

ritenuto che:

le norme contenute nell'articolo 26, nella parte in cui prevedono la possibilità di fare ricorso a prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato, peggiorino ulteriormente il quadro finanziario dei sistemi sanitari regionali sottoposti a commissariamento, in particolar modo per quanto riguarda il pubblico, andando in direzione opposta rispetto a quello di cui tali regioni avrebbero veramente bisogno e cioè assunzioni di qualificato nuovo personale;

impegna il governo:

a mettere in atto nel rispetto delle proprie competenze e attraverso i rispettivi commissari ad acta, ogni utile iniziativa volta ad accelerare e attuare e le procedure di reclutamento del personale medico, infermieristico e socio sanitario nelle regioni sottoposte a commissariamento, prevedendo anche per le finalità indicate nell'articolo 26, nelle more della loro effettiva realizzazione e completamento, soluzioni alternative di immediato positivo impatto, compreso il coinvolgimento diretto e temporaneo di associazioni umanitarie, nonché a prevedere, ai fini di valutare l'effettiva appropriatezza delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali erogate dalle strutture private accreditate obblighi di rendicontazione precisi e puntuali , subordinando la liquidazione di quelle erogate a pazienti residenti in altre regioni al preventivo riconoscimento delle stesse da parte delle regioni di provenienza dei pazienti.

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