Differenza di genere, una Sindaca molisana in Grecia per un progresso storico in tema di violenza

19.05.2023

Sabrina Lallitto, la Sindaka (con la K, come lo stemma che ha sulla fascia, per ricordare le sue origini) di Casacalenda (CB), è volata nei giorni scorsi a Salonicco, in Grecia, per un progetto di formazione internazionale: "Erasmus Plus programme New e-tools to develop skills and a strengthened culture of gender equality within municipal administrations", Nuovi strumenti elettronici per sviluppare competenze e rafforzare la cultura della parità di genere all'interno delle amministrazioni comunali. Un progetto partecipato da ALI Nazionale di promozione della conoscenza della Strategia per la Parità di Genere 2020-2025 da parte delle pubbliche amministrazioni, luoghi dove si assumono decisioni politiche che devono garantire e incrementare la posizione delle donne nelle nostre società. 

"Sono stati giorni di incontro, confronto e formazione tra gruppi di amministratrici e associazioni - provenienti dall'Italia, dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Francia - sulla differenza di genere, su quanto questa ancora condizioni lo status delle donne. Ha scritto sul suo profilo Facebook, la Sindaka. Quanto ancora è forte la discriminazione verso le donne nel mondo del lavoro? quanto ancora è forte la violenza contro le donne - in ogni forma - e quanto ci stiamo impegnando in Europa per ridurre questo divario? Argomenti pungenti e necessari perché il gender gap esiste e persiste".

Una opportunità di confronto tra amministratrici e rappresentanti di associazioni di diverse nazionalità per dare ciascuna il proprio contributo ad una riflessione che coinvolge l'Europa e il futuro di tutte le comunità. A Salonicco si è parlato di rappresentanza femminile nei processi decisionali, di accesso al mondo del lavoro e alla parità di retribuzione, di violenza e sfruttamento delle donne, di accesso alle cure mediche e alla salute riproduttiva.

"Proprio ieri, (10 maggio, ndr), ripeto IERI, - ha poi continuato - al parlamento europeo si è tenuta una votazione riguardo le due risoluzioni che chiedono all'Unione Europea di aderire alla convenzione di Istanbul, il primo trattato internazionale sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.

Il trattato prevede anche misure concrete per prevenire le violenze, proteggere le vittime e perseguire i colpevoli. I due testi di ieri sono passati ma gli eurodeputati di Fratelli d'Italia e della Lega si sono astenuti motivando la scelta con una "preoccupazione sulle tematiche legate al Gender". (?!)

Dopo questa votazione, ad ogni modo, tutti i Paesi dovranno adeguare le proprie leggi interne alle regole previste dall'accordo. È un progresso storico in tema di violenza di genere e sapere che chi è al Governo si è astenuto non ci rende un Paese migliore.

Continueremo a lavorare e fare proposte perché, come sancito dal trattato di Istanbul, l'uguaglianza tra uomo e donna è indiscutibile. La violenza di genere in ogni sua forma (fisica, psicologica ed economica) è una violazione dei diritti umani.

Ecco cosa sono andata a fare - ha concluso: a cercare di rendere, per quanto mi è possibile, questo Paese un posto migliore. Per tutte le donne. Per le nostre figlie, per le nostre sorelle, per le nostre amiche. Per ciascuna bambina nata e per tutte quelle che nasceranno". 

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