Diga del Liscione... altra acqua alla Puglia?

06.11.2021

"Ci stanno portando via ancora altra acqua del Liscione per darla alla Puglia", è l'allarme fatto risuonare dalla Consigliera regionale Aida Romagnuolo

"Nel Molise - ha scritto sulla sua pagina Facebook l'esponente di FdI - più di qualcuno ha notato che l'acqua del cosiddetto "lago del Liscione" si è abbassata di oltre 20 metri e che quel che resta di questa specie di pozzanghera di acqua, presto confluirà nell'invaso di Occhito per approvvigionare le fertili terre della Capitanata, del foggiano per intenderci. Questo, mentre decine e decine di cittadini del Basso Molise patiscono la sete e i comuni restano a secco (vedi Santa Croce di Magliano dove l'acqua praticamente manca tutto l'anno). La domanda che mi pongo è questa: possibile che nel Molise nessuno parla, nessuno protesta e per di più i parlamentari, i consiglieri regionali e i sindaci restano tutti muti? Chi garantirà la nostra acqua alle nuove generazioni molisane se quella che abbiamo, per l'avidità di alcune Regioni vicine e, il menefreghismo di alcuni politici molisani, ci stanno portando via il bene più prezioso che noi molisani possiamo vantare, cioè la nostra acqua?"

Si preoccuperà qualcuno di dare risposta a queste domande, o resteranno "molisanamente" inascoltate anche queste?

Certamente Aida Romagnuolo siede in scranni dai quali è più semplice rivolgere certe domande agli interlocutori giusti per avere risposte, ma certo è tempo che si formi una vera opinione pubblica nella nostra regione che non si limiti ad accodarsi al politico di turno e ripetere a cantilena le sue rimostranze... o sposare le sue battaglie, ma abbia invece il coraggio e la capacità di alzare la voce nei modi e nelle sedi giuste. 

Dopo la sanità, la carenza strutturale delle scuole, lo spopolamento irreversibile soprattutto delle aree interne, il disastro della rete stradale - che purtroppo in queste ultime ore ha lasciato registrare l'ennesimo dramma di una giovanissima vita spezzata - è il turno dell'acqua... bene troppo prezioso per fingere di non vedere e di non sapere. 

E' ora che la politica regionale, al di là dei proclami e delle belle parate, dia risposte concrete alle troppe istanze dei cittadini rimaste inascoltate.  

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