DRIFFest 2025 -Al via domani, a Bari, la XVI edizione con Chiara Gily, Marianna Fontana e Cécile Allegra

16.06.2025

La settimana continua, il 18 e 20 giugno, con Giacomo Sartori, Giorgia Farina, Gabriel Gougsa, Yari Selvetella. Saranno 21 serate, 7 comuni, 17 libri, 17 film, 3 spettacoli teatrali, 3 appuntamenti nelle carceri  

Il lavoro con gli adolescenti nati sotto l'accento sbagliato, la forza delle donne, la Storia che plasma le nostre vite. I temi della prima settimana (17, 18 e 20 giugno) della XVI edizione del Festival di Cinema&Letteratura "Del Racconto, il film" (DRIFFest 2025) sono tanti e complessi. Si parte da Bari, in largo Vito Maurogiovanni, domani, martedì 17 giugno alle 19.30, con una serata intitolata "Del Racconto, la Bellezza", ricca di ospiti e di spunti. In apertura, il romanzo Aspettami al caffè Napoli (Mondadori) della scrittrice Chiara Gily, napoletana di nascita e triestina per scelta, che racconterà, con l'aiuto della giornalista Alessia De Pascale, un libro che fa bene al cuore, pieno di umanità, un inno alla potenza della sorellanza. Che è anche una dichiarazione d'amore a Napoli, all'importanza dei legami e alle seconde opportunità che arrivano un attimo prima di mollare tutto. Al centro, una bottega di famiglia che tutti danno ormai per persa che si trasforma nel sogno di tre giovani donne, determinate a farla rinascere dalle macerie.

A seguire, Criature, un film "popolare, pieno di speranza" come lo definisce la sua regista Cécile Allegra, che viene da una importante esperienza documentaristica nel racconto di storie di resistenza collettiva. Ispirato alla storia di Giovanni Savino, educatore e fondatore del Tappeto di Iqbal, nel quartiere Barra di Napoli, Criature è una fiaba sociale dedicata al lavoro di un educatore di strada (interpretato da Marco D'Amore) che si dedica al recupero di ragazzi in dispersione scolastica per riportarli sui banchi di scuola. La sua "arma" - tra lezioni sui trampoli e letture del Barone Rampante - è la pedagogia circense, un'arte delicata che gioca sull'apparenza, il sogno e la solidarietà, in un contesto dominato dal degrado e dalla camorra. Ad aiutarlo, Anna, assistente sociale che riconosce il valore del suo impegno, impersonata dall''attrice Marianna Fontana che sarà ospite, insieme a Cécile Allegra, di una serata d'apertura, impreziosita dalla presenza di Felice Francesco Carabellese, ordinario di Psicopatologia Forense all'Università di Bari, e della psicologa Lia Parente.

Mercoledì 18 giugno, alle 19.30, primo appuntamento a Sannicandro di Bari, nella corte del Castello Normanno Svevo, con "Del Racconto, l'Immaginazione (Antifascista)". La nostra storia al centro della serata, introdotta da "Anatomia della battaglia" di Giacomo Sartori (Terrarossa), in dialogo con la lettrice forte Anna Cantatore: un romanzo che senza indulgenza, ci spiega come la Storia, mimetizzata nelle consuetudini di ogni famiglia, plasma, inavvertitamente o meno, l'esistenza di ciascuno di noi. L'opera, oggi riproposta da TerraRossa Edizioni, uscì nel 2005 nella collana diretta da Giulio Mozzi per Sironi; già pubblicato in Francia dalle edizioni Philippe Rey, uscirà negli Stati Uniti nel 2026 con Coffee House. Il protagonista analizza il proprio lessico famigliare alla ricerca di spiegazioni: un padre carismatico alpinista che ha fatto dei miti fascisti di gioventù un anacronistico modello comportamentale, e ora malato; una madre ossessionata dalle apparenze e mossa da un irrefrenabile vitalismo; un fratello votato alla perfezione e una sorella in fuga fin da bambina.
Il ventennio fascista ritorna nella forma immaginifica scelta dalla regista Giorgia Farina nel lungometraggio Ho visto un re che riprende la storia vera, quasi impossibile da credere, accaduta a Guido Longobardi, divenuto in seguito un grande giornalista, a Torre Del Greco nel 1936. Mentre l'Italia si inebria della vittoria in Etiopia, un evento eccezionale sconvolge la routine di una cittadina della provincia: un Ras etiope catturato viene tenuto prigioniero in una voliera nel giardino del Podestà. Solo per il piccolo Emilio non è un selvaggio esotico da guardare con sospetto o curiosità, ma è Sandokan, e sarà il suo eroe. «Ho trovato lo straordinario nel reale. Raccontarla attraverso gli occhi di un bambino mi ha permesso di trasformare il dramma in avventura e il diverso in meraviglia», ha detto a proposito del suo quarto film Giorgia Farina che sarà ospite del festival insieme all'attore Gabriel Gougsa.

Venerdì 20 Giugno, il DRIFFest 2025 per la prima volta approda a Rutigliano, in piazza Colamussi, alle 19.30, per l'appuntamento intitolato "Del Racconto, il Cambiamento", in collaborazione con il Centro Disforia di Genere di Bari, rappresentato dalla sua coordinatrice, la psichiatra Elisabetta Lavorato. Lo scrittore Yari Selvetella discuterà con la docente Maila Cavaliere del suo ultimo lavoro "La mezz'ora della verità" (Mondadori), ironica distopia che guarda al futuro funestato da Varami, una app in grado di confermare o smentire la veridicità di ciò che viene detto. All'inizio sembra la realizzazione di un desiderio proibito: poter accedere ai pensieri altrui. Poi, tutto precipita. Ogni giorno alle 18, Varami propala per trenta minuti esatti i suoi giudizi universali: è la mezz'ora della verità. Pungente umorismo e ritmo da commedia per ritrarre le fragilità della nostra contraddittoria epoca.
La serata si concluderà con uno dei film più importanti della stagione, Emilia Perez di Jacques Audiard, Premio della Giuria e per la migliore interpretazione femminile al suo cast al Festival di Cannes 2024. Il musical, candidato a tredici Premi Oscar, racconta il sogno di un potente boss del cartello messicano della droga: diventare la donna che ha sempre sognato di essere, Emilia (Karla Sofìa Gascón), con l'aiuto di Rita (Zoe Saldaña), un avvocato americano.

Il DRIFFest 2025, organizzato dalla Cooperativa Sociale I Bambini di Truffaut, con la direzione artistica di Giancarlo Visitilli, dal 17 giugno al 26 luglio, presenta 21 appuntamenti tra Bari, Giovinazzo, Modugno, Rutigliano, Sannicandro di Bari, con tre incontri nelle carceri (è l'unico festival pugliese a prevederlo ogni anno) di Trani e Turi.

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