DRIFFest 2025: il potere del racconto invade l’estate pugliese tra parole, immagini e territori “resistenti”
di Paolo Scarabeo
C'è un filo sottile — e tenace — che tiene insieme il racconto e il cinema, la cultura e la comunità, i centri urbani e le periferie esistenziali. Questo filo, per il sedicesimo anno consecutivo, si tende e vibra lungo le strade della Puglia grazie al festival "Del Racconto, il Film" – DRIFFest 2025, che dal 17 giugno al 26 luglio attraverserà sei comuni (Bari, Giovinazzo, Modugno, Rutigliano, Sannicandro) e due carceri (Turi e Trani), offrendo 21 appuntamenti all'insegna della narrazione e dello sguardo.
Presentata lo scorso 11 giugno nella sala ex Tesoreria del Comune di Bari, l'edizione 2025 conferma il DNA di un festival che non si accontenta di portare il cinema "dove non c'è", ma semina domande, coltiva coscienze, moltiplica occasioni di incontro — e di disobbedienza culturale.
A raccontarne lo spirito sono state le voci degli amministratori locali e del direttore artistico, Giancarlo Visitilli, che da sedici anni cuce questo progetto addosso alla pelle dei luoghi e delle persone. E sono parole come "educazione", "partecipazione" e "visione" a tornare con insistenza, mentre la cultura, qui, non si consuma ma si condivide.
"Una rassegna che cresce sempre più", l'ha definita l'assessora alla Cultura del Comune di Bari, Paola Romano, ricordando come il capoluogo ospiti quest'anno l'undicesima edizione cittadina del DRIFFest. "Una rassegna educativa - ha sottolineato - che ci permette di continuare a lavorare, anche fuori dai contesti scolastici, con i bambini e i ragazzi, riflettendo insieme a loro su temi centrali della contemporaneità. E lo faremo proprio a largo Maurogiovanni, simbolicamente, tra storie e schermi, in un'estate che non lascia indietro nessuno".
Già, perché "Del Racconto, il Film" non è soltanto un festival itinerante, ma l'idea che il cinema, quando incontra le parole giuste e gli sguardi liberi, possa diventare strumento di trasformazione. E non è un caso che molte delle proiezioni e degli incontri coinvolgano direttamente le carceri, da anni partner attivi di questa esperienza. Lì dove il tempo è sospeso, il racconto torna a battere. E diventa azione, pensiero, sogno.
Sannicandro, Rutigliano, Modugno, Giovinazzo: ogni comune ospiterà eventi pensati come cuciture tra generazioni, territori e linguaggi. Libri che diventano film, film che riportano ai libri, lettori che diventano spettatori e viceversa. Tutto in una coreografia volutamente essenziale, dove la luce del proiettore disegna nuovi orizzonti di senso.
La XVI edizione del DRIFFest non promette spettacolo: offre comunità. Non rincorre la mondanità del grande schermo, ma cerca il battito autentico delle storie. È lì che il racconto si fa film. È lì che l'estate, in Puglia, si trasforma in un laboratorio narrativo a cielo aperto. E chi ci passa dentro, esce diverso. Più inquieto, forse. Ma anche più sveglio.
