Dunque, la colpa era di Toma e di pochi altri...
di Paolo Scarabeo
La tornata elettorale del 25 e 26 giugno ha accertato lo strapotere nella regione Molise del Centro Destra. Oltre il 60% dei consensi. Hanno votato il 48% degli aventi diritto che, però, salirebbe a circa il 65% se eliminassimo gli 85000 elettori residenti all'estero e che non vengono a votare praticamente mai.
Ha vinto Francesco Roberti, di Forza Italia, Sindaco della bella Termoli, politico di lungo corso, persona per bene, che per qualche giorno sarà insieme Sindaco di Termoli, Presidente della Provincia di Campobasso e Governatore (o Sindaco come si è definito) del Molise. Con lui ha vinto il centro destra, rieleggendo quasi tutti gli stessi. Primo partito Fratelli d'Italia, che aveva schierato una vera e propria corazzata, secondo partito Forza Italia che pure ha messo in campo calibri importanti, terzo il movimento che fa capo all'On. Aldo Patriciello "Il Molise che vogliamo" che tenendo fede alla sua parola, questa volta, non ha schierato nessuno dei suoi familiari, a seguire tutti gli altri.
Ha perso Roberto Gravina, pentastellato, Sindaco di Campobasso. Persona per bene, che ha dimostrato di sapere il fatto suo. Con lui naufraga il centro sinistra che, ancora una volta in Molise ha dimostrato di non avere una vera identità e di non avere quella visione che rende capace un allenatore di mettere in campo la squadra migliore.
Le analisi del voto sono state fatte e saranno fatte in queste ore e in questi giorni, noi, come nostro solito ci permettiamo qualche riflessione, rendendo conto di quanto diciamo senza timori reverenziali né alcun tipo di servilismo.
Partiamo con il disdegnare nel modo più chiaro possibile la campagna di denigrazione e di delegittimazione che ha preso il via nelle ultime ore sui social, con quella retorica tutta pietosa de "i molisani schiavi", "i molisani si vendono"... etc... etc..., e col dire che non siamo d'accordo sul fatto che "la colpa sia stata di Toma e pochi altri". Noi, per scelta, non amiamo molto quelli che capiscono sempre tutto e per i quali tutti gli altri non capiscono niente!
Ieri sera durante le analisi post voto, Quintino Pallante, riconfermato con una valanga di voti, ha detto che "il centro destra è stato premiato perché ha governato bene". Noi crediamo che abbia invece governato malissimo e che anche il più fervoroso sostenitore del centro destra non possa fare a meno di dire che gli ultimi 5 anni in Molise, a guida centro destra, siano stati disastrosi! I peggiori probabilmente! E' vero, c'è stato il Covid, ci sono stati problemi, ma "la politica" con i suoi giochetti e i suoi caporioni ci ha messo abbondantemente del suo!
Crediamo invece un'altra cosa, e cioè che il Centro Destra ha vinto perché ha saputo mettere in campo i suoi uomini e donne più forti, forse non i migliori, ma sicuramente i più forti, talmente forti che Aida Romagnuolo con quasi 2600 preferenze non entrerà in Consiglio, come lei Filomena Calenda con quasi 1900 preferenze, Raimondo Fabrizio - ex coordinatore di Forza Italia - con quasi 1800 e molti altri.
Questo il Centro Sinistra non lo ha saputo fare! E non da ora! Contro le corazzate non si schierano le casalinghe - con tutto il sacrosanto dovuto rispetto per le casalinghe. In una partita che era stata annunciata come quella "decisiva" per il Molise non si possono lasciare a casa i cavalli da corsa come, per dire qualche nome, Daniele Saia, Remo Di Ianni, Antonio Sorbo e tanti, tanti altri... o per la follia grillina del secondo mandato Patrizia Manzo, che da sola, nella passata legislatura aveva quasi raggiunto il quorum con circa 7000 preferenze... e vedere la lista collegata al Presidente, incapace di raggiungere il quorum, ferma al 4,19%. E a tutto questo si aggiunga il crollo del M5S, sceso al 7,09%.
La colpa non è stata di Toma, anche se ci ha messo del suo, e non è dei molisani. La colpa è di chi non sa dare alternative valide ai molisani. Se questa è la proposta migliore che il centro sinistra ha saputo fare ai molisani dopo 5 anni di disastri del centro destra, cosa dobbiamo pensare?
C'è poi il singolare quanto emblematico "caso Venafro". In questa tornata erano candidate circa 12 persone di Venafro. Dodici! Tranne Stefania Passarelli che ha origini venafrane ma che è Sindaco di Pozzilli, di quei dodici non ne è stato eletto nessuno! Si è registrata la debacle, per noi prevedibile, di Cotugno e Scarabeo e nessun eletto. Addirittura Fratelli d'Italia ha schierato due venafrani nella stessa lista a togliersi i voti l'un l'altro! Forse a Venafro qualche riflessione dovranno iniziare a farla. Si è appena rinnovata la fiducia all'Amministrazione Comunale a guida Ricci, sperando in una rinascita della città, e non si è stati capaci di mandare un solo rappresentate della città in consiglio regionale.
E poi... le donne! Una sola donna (Passarelli) in maggioranza e due in minoranza (Fanelli e Salvatore)! Altre due (Romagnuolo e Calenda) prime non elette nelle rispettive liste! 3 donne su 20! Si continua a parlare di parità, per la quota rosa si è ideato l'inutile artificio della doppia preferenza, che serve solo a qualche volpone per fare accoppiate che gli garantiscano voti in più, come è successo in qualche lista in cui il capo lista (eletto!) era in coppia con tutte le donne candidate nella sua lista! Un modo come un altro per dare alle donne l'illusione di una possibilità, che non c'è realmente, un modo come un altro per continuare a fare bei discorsi sulla parità e le pari opportunità e continuare a lasciare fuori le donne dalla conduzione della Cosa Pubblica!
In definitiva... la colpa non era di Toma e di pochi altri... c'è tanto, tanto davvero da fare. Auguri di buon lavoro a Roberti e alla sua squadra. Auguri di buona speranza a tutti noi, molisani!
