Election day: in Molise l'affluenza più bassa d'Italia

13.06.2022

Il Molise, con il 13,98 per cento, insieme al Trentino (13,04), fa registrare l'affluenza alle urne più bassa in Italia ai referendum. In regione il record negativo va a San Giuliano di Puglia (CB) dove è andato alle urne appena il 6,93 per cento degli aventi diritto.

Il Comune dove si è votato di più per il referendum è invece Montemitro con il 70,63 per cento (era uno dei 18 centri molisani dove si votava anche per le Comunali). Il Molise fa registrare il dato più basso d'Italia anche per quanto riguarda l'affluenza alle Amministrative: il dato finale è del 50,56 per cento contro la media nazionale del 60,12.

Una riflessione certamente si impone, se uno dei momenti più alti della partecipazione alla vita democratica del Paese viene ridotto a questo. 

Silvio Berlusconi rompe il silenzio elettorale e torna ad attaccare le toghe e la "giustizia politicizzata" con toni duri, parlando fuori dal seggio dove ha votato nel centro di Milano, con un attacco a tutto campo. Secondo l'ex premier, i cinque referendum sulla giustizia potevano essere l'occasione "per fare un passo avanti verso una giustizia giusta" ma "sono stati boicottati con il voto in un giorno solo e con il silenzio assoluto su molti giornali e sulla televisione di Stato".

Roberto Calderoli, dal canto suo, continua con il suo sciopero della fame e parla di un "complotto per non far raggiungere il quorum".

La sinistra, more solito, parla di "disfatta" di quegli altri...

Qualcuno stamani, su un social ha scritto: "In un paese civile come l'Italia, non è normale spendere 400 milioni di euro, per un referendum chiesto da 9 regioni e "per nulla interessato" dalla popolazione. Parliamo di soldi pubblici, tra l'altro dei contribuenti, buttati al vento (come sempre). Sarebbe stato molto corretto presentare un referendum sull'eutanasia, sulla legalizzazione della cannabis, sul DDL Zan, e altre tematiche sociali essenziali, nonché valide, che andrebbero risolte urgentemente, in quanto lo richiede il popolo stesso. Sono convinto, che se ci fosse stato un referendum di queste ultime tematiche citate, l'affluenza e l'interesse popolare "sarebbe stata più alta", rispetto al dato di ieri".

Ecco, è tutta qui la dicotomia che viviamo in questo Paese... abbiamo smesso di ritenere che la Giustizia sia una delle tematiche essenziali. Abbiamo smesso di interessarci di ciò che ci appartiene nel modo più vero e più autentico della parola, ossia la gestione della Cosa Pubblica... chi siede in Parlamento ci rappresenta, ma nel nostro ordinamento il popolo è sovrano ed esprime la sua sovranità con la matita, nella cabina elettorale... è questo uno dei veri mali del nostro Paese. Se la giustizia non è tra le tematiche essenziali vuol dire semplicemente che qualcosa non funzione... e se una canna... è ritenuta più essenziale della giustizia, beh, allora c'è più di qualcosa che non funziona.

Tutti (o quasi)... perché in un presepe che si rispetti non potrà mai mancare il pastore che dorme... come non manca chi dorme nella vita di ogni giorno... dicevamo, tutti protestiamo quando un innocente va in carcere... tutti (o quasi) protestiamo quando un delinquente esce dal carcere il giorno dopo... tutti (o quasi) protestiamo quando un mafioso, o un delinquente di grosso calibro esce dal carcere per decorrenza dei termini, o perché qualcuno ha sbagliato qualcosa... tutti, ma veramente tutti, stavolta, scriviamo e diciamo belle parole quando c'è da ricordare uomini come Falcone e Borsellino... ma poi se ci si chiede di esprimerci su temi che riguardano la giustizia... e quindi ciascuno di noi... non andiamo a votare... 

E non andiamo a votare nemmeno se c'è da scegliere il Sindaco del nostro paese... in Molise c'è andato appena poco più della metà degli aventi diritto.

Non sfoceremo nella retorica del "per questo diritto tanti hanno dato la vita"... ma forse aveva davvero ragione don Milani quando diceva: 

«Ecco dunque l'unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto, mirare in alto (per noi e per gli altri) e sfottere crudelmente non chi è in basso, ma chi mira in basso».

E ogni volta che cestiniamo la forza di un diritto e ogni volta che spezziamo la matita... certifichiamo la rotta del nostro percorso... semplicemente abbiamo impostato il navigatore... "in basso"...

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