Eri una star e non lo sapevi, buon ponte Juan Carrito

Eri una Star e non lo sapevi, o forse si, chi lo sa, caro Juan (o come ti chiamavano nella tua frazione di Carrito, Giuan)! Da quando ieri sei morto in quell'incidente stradale sui Social si è riversata una vera e propria onda anomala di affetto per te, che tutti ricorderemo - come ha scritto qualcuno - come "Il più umano tra gli orsi".
Non eri un semplice orso marsicano, eri un cittadino abruzzese a tutti gli effetti, con i tuoi vizi e le tue virtù, con i tuoi capricci e le tue scorribande, con i tuoi dispetti come quando rubasti tutto il miele all'apicoltore, che hanno animato la tua breve vita e ti hanno reso famoso in tutta Italia... e ti hanno guadagnato la simpatia e l'affetto di tutti.
Eri amato e conosciuto da tutti, eri diventato un simbolo con le tue escursioni da Niko Romito, alla stazione di Roccaraso, alla tua amata pasticceria di Castel di Sangro. E quando ti portarono più lontano per questioni di sicurezza tua e degli umani... non hai esitato a "tornare a casa", perché... come si dice, al cuore non si comanda! E a te piaceva stare in mezzo a noi...
Una vita ostinatamente vissuta tra gli umani ti ha fatto trovare una morte umana, investito come un pedone su una strada buia. "La curiosità e l'incoscienza dei bimbi - hanno scritto di te - hanno tradito la tua natura, soltanto Jonathan Livingston potrà capire la tua audacia e indomabile curiosità; forse il segreto inconfessabile di essere qualcos'altro ti ha sempre spinto al limite della tua natura" e in qualche modo resterai un mito... forse un giorno vedremo un monumento dedicato a te in una delle "tue città" e forse un giorno ai più piccoli si racconterà la storiella dell'orso ribelle che amava passeggiare in centro e fermarsi in pasticceria... e noi sappiamo che era vero... e forse, chissà... ti immagineremo ancora lì.
Di certo, mancherai a tutti, a tutti mancheranno le tue scorribande e la tua simpatia... buon ponte, orsacchiotto buono!
