Faisa Cisal Molise: "180 persone bloccate a bordo e non possono scendere"

18.11.2022

"Siamo tutti sulla stessa barca e purtroppo sta affondando".

Affidano ad un paragone marittimo, con un pizzico di amara ironia, i rappresentanti dei lavoratori del trasporto pubblico molisano, la propria indignazione. Ancora una volta, infatti, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, i dipendenti del servizio di trasporto pubblico, per l'ennesima volta non hanno percepito lo stipendio...

Circa 180 persone sono a bordo di una "nave" e non possono scendere

"Sono buona parte dei dipendenti del trasporto pubblico molisano - ancora una volta colpito dai ritardi nei pagamenti degli stipendi - che da più di 10 anni, puntualmente, ogni mese non sanno se il loro stipendio arriverà con una, due, tre settimane o mesi di ritardo.

Il Molise è quella regione dove alcuni "imprenditori", che puntualmente percepiscono soldi pubblici, non rispettano le leggi e gli accordi contrattuali nel pagare puntualmente gli stipendi, fino ad arrivare in alcuni casi anche a più mensilità di ritardo. Il tutto sotto lo sguardo indifferente dei governi che si sono alternati negli anni alla guida della regione.

Il Molise è quella regione dove più di qualche "imprenditore" strumentalizza l'insoddisfazione, il malcontento e la protesta dei lavoratori e utilizza i soldi pubblici per tutto, tranne che per dare un buon servizio alla collettività, a discapito di poveri lavoratori che già fanno difficoltà ad arrivare a fine mese, figuriamoci se percepiscono lo stipendio in ritardo.

Per un lavoratore prendere lo stipendio in maniera puntuale vuol dire: non essere costretti a chiedere un prestito, a indebitarsi; non avere problemi con il mutuo; pagare in tempo le bollette; affrontare serenamente tutte le spese per la gestione familiare; curarsi; poter fare visite specialistiche; analisi mediche e medicinali; garantire ai propri figli il diritto allo studio; e infine, ma non meno importante, se ti rimane qualcosa concedersi qualche svago.

Tutto questo, LA NORMALITÀ, ai lavoratori del trasporto pubblico molisano non è concesso, a discapito della salute psicologica e fisica".

Siamo tutti sulla stessa barca e purtroppo sta affondando.

Ancora un duro sfogo, dunque, dalla Faisa Cisal Molise, che raccogliamo, e rilanciamo e sosteniamo e sosterremo, finché ai lavoratori non venga riconosciuto il giusto e la dignità di uno stipendio equo e puntuale. 

E' una questione che si protrae da tanto, troppo tempo e a cui è ora che chi deve metta mano, ponendo condizioni stringenti alle Ditte che beneficiano di fondi pubblici e che non onorano i propri impegni, innanzitutto con i lavoratori e di rimando, necessariamente, con gli utenti di un servizio fondamentale.

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