Faisa Cisal Molise: "Autisti di nuovo senza stipendio"

16.11.2022

La bufera mediatica suscitata dal caso dell'autista scoppiato in lacrime per non aver potuto dare i soldi alla figlia per soddisfare un bisogno primario, aveva fatto sì che si ponesse fine ad un ritardo di oltre 24 giorni nel pagamento degli stipendi degli autisti del trasporto pubblico molisano.

Un post del sindacato e la successiva attenzione di diverse testate aveva fatto avere alla vicenda un risalto molto forte nell'opinione pubblica, tanto che dopo pochissimo furono pagati gli stipendi. Vi stiamo parlando dello scorso 24 ottobre, giorno in cui furono pagati gli stipendi di settembre.

A quanto pare CI RISIAMO! E' così che infatti scrivono nuovamente dalla Faisa Cisal Molise sulla propria pagina Facebook: "Puntualmente - scrivono - anche i pagamenti degli stipendi relativi al mese di Ottobre sono in ritardo, come ormai succede da più di dieci anni (10 ANNI).

Il conducente di autobus già in condizioni di lavoro normali è considerato dall'INAIL e da diversi studi scientifici uno dei mestieri più usuranti e stressanti, che espone maggiormente al rischio di depressione. Figuriamoci in Molise dove oltre alle problematiche del mestiere si aggiungono 10 anni di stipendi pagati in ritardo, fermate illecite che violano il codice della strada, rischio di responsabilità penale e civile in caso di incidente, riposi settimanali ridotti arbitrariamente da alcune aziende, aggressioni fisiche e verbali da parte dell'utenza, risarcimento dei danni provocati agli autobus totalmente in CAPO ALL'AUTISTA in caso di incidente.

LA SALUTE MENTALE DEGLI AUTISTI È MESSA A DURA PROVA.

Un mestiere cosi delicato a cui affidiamo ogni giorno i nostri figli che vanno a scuola merita molte più attenzioni. Quanti anni dobbiamo ancora aspettare prima che qualcuno prenda provvedimenti?".

E' questo il duro sfogo dell'organizzazione sindacale che non cessa di mettere in evidenza le magagne del trasporto pubblico regionale. Un servizio costoso ed inefficiente, con un mortificante e pericolosa gestione del personale, comandati a violare normative di sicurezza, con diritti non riconosciuti, scarsa considerazione, retribuzione fra le più basse d'Italia, a fronte di un maggior numero di km percorsi, con la beffa di un contratto di secondo livello finanziato ed erogato dalla Regione alle quattro maggiori aziende, ma mai stipulato.

Una situazione degradata che non ha apportato benefici né alla Regione (un servizio incontrollato con il costo per i cittadini molisani fra i più elevati in Italia), né alla collettività: un servizio di bigliettazione preistorica, autobus obsoleti e mal tenuti, nonostante la Regione abbia sempre remunerato abbondantemente le quattro maggiori imprese, riconoscendo loro tutti i costi, anche l'ammortamento degli autobus, pur non essendosi visto alcun autobus nuovo nell'ultimo decennio.

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