Firmato il primo contratto dei rider: diventano lavoratori subordinati a 9 euro l’ora

30.03.2021

Finalmente. Un accordo di giustizia e buon senso. Ferie, malattie, maternità, paternità, festività e anche "premi di risultato". Ecco il contenuto dell'accordo con Just Eat!

L'accordo è stato sviluppato per riflettere le esigenze specifiche del mercato del food delivery. "Siamo soddisfatti del risultato positivo che testimonia la comune volontà di approcciare in modo costruttivo e sostenibile un settore in crescita a vantaggio di tutti gli attori di questa industry: rider in primis ma anche ristoranti e operatori come Just Eat", commenta Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia.

"E' stato fatto un grandissimo lavoro da entrambe le parti di dialogo, ascolto e comprensione delle reciproche esigenze, e grazie alle linee guida concordate, oggi vengono garantite ai rider ulteriori tutele e sicurezza e alla nostra realtà la compatibilità del nuovo CCNL del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione con l'assetto economico dell'azienda, e quindi la conseguente sostenibilità dell'industry" commenta Davide Bertarini, Responsabile del Business Delivery di Just Eat in Italia.

Quattromila assunzioni in Italia, tutti lavoratori subordinati, in gran parte part-time, con contratti a tempo determinato (almeno nei primi 9 mesi) e indeterminato (nella seconda fase). Ferie, diritti sindacali, malattie, festività, maternità e paternità. Questi sono i punti più importanti del nuovo contratto che segna di fatto, una piccola rivoluzione nel mondo dei rider, di uomini e donne che, giorno e notte, consegnano cibo e bevande nelle case degli italiani. Al sole e sotto la pioggia. Anche in piena pandemia, rischiando la vita per pochi euro. E senza alcuna tutela.

«Si va verso un lavoro strutturato. Per noi è un accordo storico. È cambiato il modello di lavoro e sono state accolte le richieste dei rider. Siamo soddisfatti. Finalmente c'è un accordo, e non una sentenza, che dice che questi lavoratori sono subordinati. Un salto notevole», commenta a Open Tania Scacchetti della Cgil.

Con questo contratto la paga base sarà di 8,50 euro a cui aggiungere il Tfr e 0,25 euro a consegna (quindi 0,50 l'ora, considerando due consegne ogni 60 minuti) inteso come "premio di risultato" oltre a festività, lavoro supplementare e notturni. Il premio di risultato diventerà 0,50 euro nel caso in cui verranno superate le 250 consegne mensili.

Un accordo di giustizia e buon senso che salvaguarda la dignità del lavoro di migliaia di persone.

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