Fiumi e laghi piangono miseria, la piana di Venafro l'acqua invece la spreca
Chi deve custodire? E chi, invece, controllare? Lo scenario che si è trovato dinanzi un cercatore di asparagi, questa mattina, nella zona delle paratoie, nella piana di Venafro è di quelli che fanno arrabbiare. Da mesi, l'Italia è alle prese con una preoccupante siccità. Laghi e fiumi di molto sotto ai livelli di guardia. Ci sono fiumi che addirittura sono spariti. In Italia sprechiamo 104.000 litri di acqua al secondo. Basta fare un rapido calcolo per scoprire che si tratta di ben 9 miliardi di litri al giorno! Lo spreco di acqua potabile è pari al 42% dell'acqua che scorre lungo i 500.000 km di rete di acquedotti.
Ma nella piana di Venafro, invece, l'acqua si spreca. Tutti troppo presi da ponti e progetti per prestare attenzione a ciò che della piana di Venafro - e non solo -, invece è la vita, ossia l'acqua!
E così un bocchettone dell'irrigazione spruzza acqua a più non posso, e dalla quantità di muschio che è cresciuta intorno al maniglione di apertura e chiusura, chissà da quanto tempo va avanti così.
Tutt'intorno un lago... che rende non facile avvicinarsi per chiuderlo. Le condizioni in cui versano gli ulivi non farebbero pensare ad un terreno abbandonato. Chi è l'improvvido proprietario di quel terreno che sta causando uno spreco di così enorme portata? Chi dovrebbe, invece, controllare il corretto funzionamento e il corretto uso di quei bocchettoni?
Eppure è sotto gli occhi di tutti ogni giorno, quanto grave sia la situazione. I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e la siccità che stanno mettendo in pericolo le nostre risorse idriche forse richiederebbero a tutti, ad ogni livello, una maggiore attenzione, una più premurosa cura.