Fotovoltaico: rivolta Coldiretti Molise, no impianti a terra

28.07.2022

Una battaglia che QuintaPagina propone da sempre. Raccolta firme, il rischio è che non ci saranno più terreni coltivabili

Sono 1.100 le firme raccolte da Coldiretti 'Giovani impresa' del Molise consegnate all'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Cavaliere, nell'ambito della petizione 'Sì all'energia rinnovabile senza il consumo di suolo agricolo'.

L'iniziativa, promossa dall'organizzazione su tutto il territorio nazionale, è finalizzata a combattere il rischio idrogeologico a seguito dei cambiamenti climatici e spingere invece il fotovoltaico ecosostenibile sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole.

"Come giovani agricoltori - spiega Mario Di Geronimo, delegato regionale di Coldiretti 'Giovani impresa' - sosteniamo e promuoviamo ogni giorno l'innovazione tecnologica sostenibile ma, destinando i suoli agricoli al fotovoltaico, a breve non ci saranno più terreni da coltivare accelerando così la perdita di biodiversità unica del nostro Paese".

Eppure una battaglia che - dopo quanto la guerra in Ucraina ci ha fatto vedere - non dovrebbe neppure essere combattuta. La nostra Testata più volte ha proposto riflessioni in questo senso. La terra agli agricoltori... i tetti ai pannelli. Duole non poco vedere distese di pannelli là dove un tempo il nostro Paese produceva grano, mais... coltivava vigneti. Prodotti dei quali, improvvisamente ci siamo scoperti poveri... 

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