Giornata Mondiale dell'acqua. L'Onu: rischio di crisi globale imminente

22.03.2023

La rete idrica del nostro Paese perde il 42% dell'acqua immessa. 2miliari di persone non accesso all'acqua potabile

La "linfa vitale" dell'umanità - l'acqua - è sempre più a rischio in tutto il mondo a causa del "consumo eccessivo e dello sviluppo eccessivo"; attività "vampiristiche", le ha definite l'Onu in un rapporto, pubblicato a poche ore dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull'acqua a New York, che riunisce circa 6.500 partecipanti. É la seconda conferenza mondiale sul tema, a 45 anni dalla prima nel '77, che si apre in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua.

Richard Connor, autore principale del rapporto Water 2023 dell'Unesco, ha parlato dell'impatto della "crisi idrica mondiale": tra i due e i tre miliardi di persone nel mondo soffrono di carenza d'acqua, ha detto, e la situazione potrebbe peggiorare.

"Da qui al 2050, la popolazione urbana che vive in situazioni di stress idrico aumenterà dell'80% passando dai 930 milioni del 2016 a una cifra compresa tra 1,7 e 2,4 miliardi".

Una crisi che man mano colpirà tutti i paesi, causando migrazioni e conflitti. Nel nostro piccolo però ciascuno di noi può fare qualcosa, avverte Connor. "Ogni volta che usate l'acqua in casa, sappiate che quell'acqua ha dovuto essere trattata e che il trattamento utilizza energia e l'energia non è generalmente rinnovabile. Quindi non solo contribuite all'esaurimento della risorsa idrica quando usate l'acqua in casa, contribuite anche ai gas serra e al cambiamento climatico. Quindi, più si pensa e si cerca di usare l'acqua in modo saggio meglio è, visto che siamo miliardi; ogni volta che ognuno di noi risparmia un litro, in realtà stiamo risparmiando miliardi di litri d'acqua e ne vale davvero la pena".

I consigli di ENEA: 

Prima regola: non sprecare acqua. Un'indicazione sempre valida, ma ancor di più in un periodo di emergenza idrica come quello che stiamo vivendo, contraddistinto dalla peggiore siccità degli ultimi 10 anni. Per contrastare lo spreco di acqua e rendere più sostenibile la sua gestione, ENEA ha elaborato una guida in 20 punti con suggerimenti e buone pratiche, errori da evitare, ma anche soluzioni e tecnologie per il risparmio idrico (ed energetico), soprattutto in ambito residenziale. Parole d'ordine: in casa, ridurre perdite e sprechi e usi più razionali; in generale, adottare processi e sistemi meno idro-esigenti, depurazione e riutilizzo, efficientamento e digitalizzazione della rete acquedottistica, ma anche buone pratiche in famiglia e nelle scuole.

1. Mantenere efficiente l'impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte: si calcola che  on un rubinetto che gocciola si perdano fino a 5 litri al giorno.

2. Chiudere bene il rubinetto per evitare che l'acqua scorra inutilmente. Ad esempio mentre ci stiamo lavando le mani: in un minuto evitiamo lo spreco di almeno 6 litri d'acqua; se mentre ci laviamo i denti lasciamo scorrere l'acqua sprechiamo fino a 30 litri (consumiamo solo 1,5 litri se non la lasciamo scorrere); ancora, chiudere il rubinetto durante la rasatura consente un risparmio fino a 20 litri.

3. Raccogliere l'acqua fredda non utilizzata quando si attende di ricevere quella calda; effettuare prima le operazioni che richiedono acqua fredda (ad esempio per lavarsi i denti) e poi quelle che richiedono acqua calda (ad esempio per farsi la barba).

4. Stesso consiglio in cucina, per le operazioni di preparazione degli alimenti o il lavaggio della verdura usare le bacinelle anziché l'acqua corrente. Si calcola che per bere e cucinare vengano consumati circa 6 litri di acqua al giorno pro capite e per lavare i piatti a mano almeno 40 litri. Tuttavia lo spreco può arrivare anche a 12 litri al minuto se non si chiude il rubinetto.

5. Riutilizzare l'acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare (quando non è salata).

6. Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Si calcola che per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio vengano utilizzati fino a 15 litri (7 litri in classe A+++), mentre per un carico di lavatrice (classe A) si impiegano 45 litri. Preferire inoltre programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C). Inoltre, con l'installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l'acqua necessaria agli elettrodomestici.

7. Preferire, quando possibile, rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell'acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza (ad esempio, utilizzando la chiavetta raschiatrice).

8. Installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri al giorno, considerando che ad ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri di acqua.

9. Scegliere la doccia invece che la vasca da bagno, in questo modo si risparmiano fino a 1.200 litri all'anno. Si stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri, ancora meno se si chiude il rubinetto quando ci si insapona.

10. Chiudere l'impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo (ad esempio, quando si parte per le vacanze).

11. Installare sistemi di raccolta per l'acqua piovana per usi non potabili (lavaggio toilette, lavaggio auto) e per innaffiare (l'acqua piovana è meno dura e più gradita alle piante), evitando di farlo nelle ore calde per ridurre l'evaporazione. In Italia cadono mediamente circa 800 mm di pioggia l'anno. Questo significa che su una superficie di circa 80 m2 si può raccogliere l'acqua necessaria per una persona per un anno.

12. Utilizzare per l'irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza.

13. Evitare di lavare la propria auto usando acqua potabile, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri.

14. Coprire la superficie delle piscine con teli per evitare l'evaporazione.

15. Recuperare l'acqua di condensa dei condizionatori o dell'asciugatrice, per usi domestici, come ad esempio per il ferro da stiro.

16. Diversificare l'uso dell'acqua a seconda della sua qualità (potabile, piovana, grigia, nera). 

17. Utilizzare, ove possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque grigie, cioè delle acque generate dalle operazioni di igiene personale. Un impianto dedicato al riciclo delle acque da docce, lavabi e vasche e, in alcuni casi, dalle condense dei condizionatori o dalle caldaie, ne garantisce il trattamento per il successivo impiego per usi "secondari" come lo sciacquone del water, l'irrigazione delle aree verdi, le operazioni di lavaggio.

18. In giardino, attorno alle piante, effettuare un'adeguata pacciamatura in modo da mantenere il più possibile l'acqua nel terreno; inoltre preferire piante che necessitano di minori quantità di acqua e fare attenzione a non irrigare zone impermeabili.

19. Installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili. Si tratta di soluzioni che permettono di assorbire fino al 50% di acqua piovana e di rallentare il deflusso della pioggia nel sistema idrico della città, riducendo la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni. I tetti verdi favoriscono inoltre l'isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e favoriscono un microclima più gradevole, riducendo l'effetto albedo[2].

20. Nelle superfici esterne agli edifici, utilizzare pavimentazioni drenanti al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde ridurre la subsidenza e mitigare l'effetto noto come isola di calore.

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