Grande partecipazione al Convegno “Verso una Rete Europea del Volontariato” a Macchia d’Isernia
Si è svolto con grande successo nel pomeriggio di ieri, presso una gremita Sala Consiliare di Macchia d'Isernia, il Convegno promosso dalle Associazioni "don Milani" e "Stop Bullismo", dal titolo "Verso una Rete Europea del Volontariato. Ripensare e riprogettare il Volontariato con le sue istanze e i suoi bisogni. Una visione nuova che apre le porte sull'Europa". L'incontro ha riunito numerosi rappresentanti di associazioni provenienti da tutto il territorio regionale, segnando un passo importante nella costruzione di una visione condivisa per il futuro del volontariato.
Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali del Sindaco Giovanni Martino, della Consigliera Regionale Micaela Fanelli, di Vincenzo Grande, Coordinatore dell'ATS di Isernia e di Angelo Fanelli, storico promotore dell'impegno nel Terzo Settore. Subito dopo, gli interventi introduttivi di Fabio Iannucci e Paolo Scarabeo hanno posto l'attenzione sui principali snodi culturali e sociali che investono oggi il mondo del volontariato e dato il via ai lavori.
"Il volontario – hanno sottolineato, tra l'altro – vive in questo tempo storico due equivoci: viene spesso confuso con il servilismo, con un "fare" fine a se stesso, oppure è vittima della tentazione dell'autoreferenzialità e dell'autosufficienza, per cui ciascuno si rinchiude nel suo 'recinto'. È urgente ripensare il volontario, ridandogli centralità, significato e slancio".
Di straordinario spessore il contributo di Giuseppe Lumia, figura di spicco nella lotta contro le mafie e punto di riferimento del volontariato italiano, che ha offerto una riflessione articolata sul ruolo sociale e politico del volontariato. Ripercorrendo le tappe più significative della sua evoluzione in Italia, Lumia ha lanciato un forte appello a guardare al futuro con una visione europea e innovativa. "Ogni crisi è madre di nuove prospettive – ha dichiarato in uno dei passaggi del suo discorso – fu così a Ventotene, quando la follia nazifascista sembrava doversi impadronire dell'Europa, deve essere così anche oggi, nonostante la profonda crisi politica e sociale che stiamo vivendo, dobbiamo avere il coraggio di proporre un nuovo modello, audace, capace di slancio. Un volontariato che sappia camminare su due gambe: che non si limiti all'essere essere/fare, che ha come riduzione l'assistenzialismo, ma soprattutto essere/cambiamento, cioè capacità di ripensare e riprogettare, di proporre nuove vie possibili, nuove politiche, nuove prospettive".
A chiudere i lavori è stato Emanuele Alecci, Coordinatore della Rete del Volontariato Europeo, che ha delineato i cinque compiti fondamentali da assumere per costruire un volontariato capace di affrontare le sfide del nostro tempo: 1. Rinascimento della solidarietà attraverso "laboratori di convivenza" che diffondano la solidarietà come stile di vita; 2. Promozione della fraternità come valore fondante del vivere civile; 3. Costruzione di reti vive e trasversali tra le realtà associative; 4. Superamento della sola logica del fare, promuovendo invece la ricerca di soluzioni; 5. Creazione di una rete nazionale con una visione europea del volontariato.
"Abbiamo già una rete che coinvolge dieci regioni italiane - tra cui il Molise - e oltre 500 organizzazioni – ha annunciato Alecci – e a Settembre saremo pronti per ufficializzarne la nascita".
Tra gli interventi, anche quello del giovane poeta molisano Andrea Albanese con due suoi componimenti. Una traccia di tenerezza che allietato i presenti e che con parole "altre" ha saputo diffondere un messaggio di fraternità e di rispetto.
L'evento - si è chiuso con entusiasmo e la determinazione di continuare la riflessione sul percorso tracciato, lasciando emergere la volontà condivisa di costruire una nuova stagione del volontariato, capace di essere motore di cambiamento sociale, culturale e politico, in Molise, in Italia e in Europa.
