Grande successo per il Concerto "Natale" a Venafro
Applausi e grande apprezzamento per la seconda serata del concerto "NATALE", tenutosi in una affollata chiesa Ss. Martino e Nicola a Venafro nella serata di sabato 17 dicembre.
Brani classici polifonici della tradizione natalizia internazionale (Oh HAppy Day, Oh Holy NIght, Halleluja di Choen, ) e brani inediti scritti dal pianista ing. Marciano Oliva per orchestra e cori, con magistrali esecuzioni delle quattro corali polifoniche regionali e dei bravissimi solisti, Angela Cicerone, Gian Piero Frattaruolo, Patrizio Auteli, Barbara Federici, supportate dall'orchestra di archi, fiati, percussioni ed arpa, sotto l'impeccabile esecuzione del Maestro Fabio Palumbo, hanno letteralmente incantato l'attento pubblico presente all'evento.
Presente anche Mons. Camillo Cibotti, Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, che ha dispensato elogi ed apprezzamenti per i 50 musicisti e coristi, con la richiesta del bis finale a suggellare una serata di straordinaria atmosfera natalizia.
Presenti alla serata anche il Sindaco di Venafro nonché presidente della Provincia di Isernia Avv. Alfredo Ricci con l' Assessore Dott.ssa Angela Tommasone, il sindaco di Pozzilli Dott.ssa Stefania Passarelli, la rappresentanza del Comune di Sesto Campano nella Sig.ra Macari Annamaria ed uno straordinario pubblico emozionato e visibilmente preso dalla magica armonia creata dall'eccezionale gruppo di musicisti e cantori.
"Se la bellezza salverà il mondo, essendo la musica bellezza per eccellenza, allora la musica salverà il mondo, o quanto meno contribuirà a rimuovere ostacoli e contese che impediscono di vedere il bello begli occhi dell' altro!" , questa la sintesi del pensiero conclusivo di ringraziamento esternato ai presenti dal pianista compositore Ing. Marciano Oliva, nell'evidenziare il messaggio di speranza e conversione per il mondo intero, posto a fondamento della straordinaria iniziativa, ormai giunta al quarta edizione quale evento dell' anno per la Diocesi di Isernia-Venafro e per l'intero territorio.
