I giovani di "Cotti in fragranza", Alfieri della Repubblica

01.12.2021

Qualche mese fa, proponendovi una intervista alla direttrice del Penitenziario, la dottoressa Clara Pangaro, (https://www.quintapagina.eu/l/cotti-in-fragranza/) vi abbiamo raccontato di "Cotti in fragranza", l'ambizioso progetto promosso già dal 2016 dall'Istituto Penitenziario "Malaspina" di Palermo, con l'obiettivo di offrire un'opportunità di inclusione socio-lavorativa ai giovani detenuti. 

Oggi, torniamo a parlare di loro... e lo facciamo perché il Presidente Mattarella ha insignito quei giovani del titolo di Alfieri della Repubblica. E sono proprio loro - i giovani detenuti del "Malaspina" di Palermo ad averne dato la notizia. Una notizia che ha il sapore di una bellissima storia di riscatto.

"Alfieri della Repubblica. Un'ondata di gioia ci ha travolto. Increduli, emozionati, commossi. Mille telefonate, abbracci, sorrisi, lacrime, messaggi di felicità.

Davvero è accaduto? È davvero successo che voleremo a Roma al Quirinale a ritirare un premio dalle mani del presidente Mattarella che ci ha scelto? Noi? Noi giovani detenuti del carcere minorile di Palermo, noi gruppo di lavoro che da anni cerca di dare valore a chi quel valore crede di non averlo e di non meritarlo?

Sì, è successo. È accaduto. Accadrà.

E ci ritornano in mente le parole di uno dei nostri giovani colleghi che con forza e determinazione, all'inizio di questa splendida avventura ci disse: "Noi vogliamo solo dire che adesso ci siamo anche noi".

Perché la voglia di non essere invisibile, di dimostrare di essere e di valere ci ha condotto fino a qui. Noi siamo diventati insieme persone competenti, capaci di operare scelte precise per il nostro benessere e quello altrui, capaci di cogliere il significato delle cose, valutare e decidere. In grado di utilizzare strategie adeguate nei diversi contesti per trovare nuovi adattamenti e soluzioni creative.

Sono stati anni faticosi e molto difficili. Per tutti. Non siamo stati soli. Accanto a noi tutte quelle persone delle Istituzioni e della Società Civile che hanno sostenuto i nostri percorsi, che hanno saputo avere uno sguardo oltre, una visione diversa dei fatti, una narrazione che ci allontanasse dagli stigmi del giudizio morale che cristallizza l'identità e definisce totalmente l'individuo.

Quello che noi rappresentiamo racconta che il reato non è la persona. Che la persona è oltre. E altro. È valori, intelligenza, competenze, curiosità, gentilezza, professionalità, cura, dedizione, generosità, coraggio.

È un premio dedicato a chi crede che esista la possibilità di un finale di storia diverso, che si possano innescare atti trasformativi che portino Bellezza e Felicità. È un premio dedicato a tutte le persone private della libertà personale che oggi, in ogni luogo, cercano di sopravvivere al buio desolato. Non siete soli".

E vogliamo dirvelo anche noi, benché piccolissima realtà editoriale, "non siete soli"... vogliamo esservi accanto e continuare a raccontare di voi... perché sappiamo che il racconto di voi fa bene a tutti noi! E che dire del Presidente Mattarella per una scelta così forte? Un gigante di umanità che dall'alto della sua umanità sa guardare lontano e andare oltre...

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